24 agosto 2022
ore 8:49
di Chiara Todesco
tempo di lettura
4 minuti, 38 secondi
 Per tutti

Fa molto caldo anche in Valle d'Aosta, quest'estate. Lo zero termico è lassù, oltre la vetta del Monte Bianco, la Dora Baltea è piena d'acqua ma è acqua torbida, quella dei ghiacciai che si sciolgono, e le cascate sono quasi vuote.

A La Salle, dove vive, abbiamo incontrato Federica Brignone, la sciatrice italiana più vincente di sempre in Coppa del mondo, prima sciatrice italiana a conquistare la Coppa generale e tre di specialità in tre discipline diverse. Oltre che grande campionessa, Federica da alcuni anni è impegnata in prima persona nella causa ambientale con il suo progetto Traiettorie Liquide.Con lo sguardo rivolto al Monte Bianco, in questi giorni particolarmente grigio, le abbiamo rivolto qualche domanda su questa estate rovente.

Questo caldo anomalo è sulla bocca di tutti. Lei cosa ne pensa? È veramente cambiata la situazione rispetto ad anni fa?

«Ricordo altre estati molto calde, però devo dire che qui a La Salle dove vivo non mi è mai successo di dormire così tanti giorni di fila con la finestra spalancata. Ma il cambiamento dei ghiacciai noi sciatori è vent'anni che lo vediamo: quando da bambina a 10 anni facevo le prime sciate sul ghiacciaio estivo era completamente diverso. Adesso non è sciare, è salvarsi la pelle su un ghiacciaio bucato, pieno di ruscelli. Sono stata a fine giugno a Les 2 Alpes: era come l'anno scorso a metà agosto, una catastrofe. Ho visto delle immagini di Cervinia e il ghiacciaio così nero non me lo ricordo. Il grosso problema è che quest'inverno non ha nevicato per cui non si è formato uno strato di protezione. Il caldo, che quest'anno è venuto già a maggio, ha bruciato la neve e così siamo arrivati subito al ghiaccio. Già i ghiacciai con l'inquinamento sono tutti neri, in più quest'anno si è aggiunto il fatto che non ha nevicato e quindi sono tutti messi molto male. Ma sono anni e anni che si sciolgono».

Questa situazione quest'estate ha condizionato i vostri allenamenti? C'è stato qualche cambiamento nei vostri programmi?

«No, il nostro programma non è cambiato. E comunque io d'estate di solito non scio. Al limite vado dove ci sono le condizioni, non certo nei ruscelli. A fine agosto poi andiamo in Argentina e lì per fortuna ha nevicato tanto».

Il Monte Bianco che abbiamo qui davanti, come lo vede?

«Così "mangiato", con così poca neve, di solito lo vedi solo qualche giorno a metà agosto dopo che ha fatto un mese di bello. Anche la montagna qui di fronte lo scorso anno a luglio aveva ancora delle chiazze di neve su Becca Pougnenta, quest'anno già da fine maggio non ci sono più».

È da tanto che è impegnata nella causa ambientale. Può raccontarci il suo progetto?

«Con il progetto Traiettorie Liquide quest'anno abbiamo parlato di decarbonizzazione. Il consumo di energia, il riscaldamento globale e il cambiamento climatico sono ormai argomenti attuali e di cui tutti ci rendiamo conto, soprattutto quest'anno. Tra l'altro con l'aumento dei prezzi ci sarà da fare ancora più attenzione».

Dalla neve all'acqua. Lei frequenta tanto anche il mare, è un'appassionata di surf. Come vede la situazione ambientale da questo punto di vista?

«In questi anni sott'acqua sono cambiati i colori. È cambiata anche la temperatura: qui nel Mediterraneo l'anno scorso a maggio si gelava, quest'anno sembrava di essere già a luglio. In giro per il mondo invece c'è sempre più sporcizia, la spazzatura è un grosso problema, il 70% è portata in mare dai fiumi. Dobbiamo cambiare tutti le nostre abitudini: dalla spazzatura all'energia agli sprechi. E poi ci dev'essere un grosso cambiamento globale a livello delle aziende e delle multinazionali. C'è una grande sensibilità sul risparmio energetico, però se l'energia elettrica che andremo ad usare è prodotta dal gas allora siamo di nuovo al punto zero. Bisogna avere un minimo di coerenza in tutto».

Parliamo ora di sport e sci. È in forma?

«Mi sono allenata bene atleticamente e sto bene, anche perché ogni anno non riparto da zero: mi basta un attimo per essere di nuovo ad alto livello. E lavorando tanto atleticamente come faccio io, metto delle buonissime basi per l'inverno per fare tante gare in tante discipline diverse. Sono fortunata perché reggo dei ritmi, dei volumi e dei carichi molto grossi: sono abituata così. E poi ho anche la fortuna di allenarmi sempre all'aperto, mai in palestra: mi godo la montagna e questo panorama. Anche se non sono abituata ad avere caldo tutto il giorno: non so come facciano le mie compagne che si allenano in pianura!».

Obiettivi della prossima stagione? Ci sono i Mondiali...

«Io non sono una che punta tanto all'evento in generale. Mi piacerebbe tornare alla vittoria magari in Gigante o SuperG, le mie due discipline, e ovviamente arrivare ai Mondiali in una forma decente per essere competitiva in più discipline. Anche perché le piste di Méribel sono belle, mi piacciono, sono alla mia portata. E il fatto di essere così vicine a casa sono una bella occasione: avrei un bel po' di gente che viene a fare il tifo. L'obiettivo è quello di arrivare lì e stare bene e di avere comunque già fatto dei buoni risultati in Coppa del mondo».


Segui @3BMeteo su Twitter


Articoli correlati