10 gennaio 2023
ore 10:34
di Federico Brescia
tempo di lettura
2 minuti, 31 secondi
 Per tutti
Fusione nucleare, una svolta
Fusione nucleare, una svolta

La notizia girava da un paio di giorni ma è stata ufficializzata soltanto ieri sera e tutti i media ne hanno parlato. Per la prima volta da quando si stanno effettuando esperimenti per la produzione di energia con la fusione nucleare, un team della National Ignition Facility è riuscito a ottenere più energia di quanta non ne fosse stata utilizzata per innescare la reazione. Per capire quali siano le difficoltà della fusione nucleare dobbiamo prima capire cos'è. 

Fusione nucleare
Fusione nucleare

Attualmente per produrre energia nelle centrali atomiche si utilizza la fissione nucleare ovvero un procedimento che spacca l'atomo di uranio in atomi più piccoli con una grande emissione di energia e sfortunatamente anche di radioattività. La fusione è l'esatto contrario ovvero un processo che cerca di far unire degli atomi tra loro per ottenere un atomo più grande la cui formazione libera molta energia. La fusione nucleare è il combustibile che tiene in vita le stelle come il nostro Sole, atomi di Idrogeno che si uniscono per produrre atomi di Elio con l'emissione di una gigantesca quantità di energia. Ma due atomi uguali non si uniscono spontaneamente anzi, cariche uguali come ben sappiamo si respingono e quindi far fondere assieme due nuclei di idrogeno richiede una grande quantità di energia e di pressione, energie e pressioni che sono normalmente disponibili solo su scala stellare. Condizioni molto difficili se non impossibili da riprodurre sulla Terra. Da decenni in tutto il mondo si stanno facendo esperimenti a tal riguardo ma tutti con una produzione finale di energia inferiore a quella che era stata utilizzata per innescare la reazione, in termini economici spendere 100 per ottenere 10, cosa naturalmente sconveniente.

Ma il 5 dicembre scorso, nei laboratori del Nif , 192 cannoni laser ad alta potenza hanno fatto esplodere un minuscolo cilindro grande quanto la punta di una matita che conteneva idrogeno congelato, innescando una reazione di fusione nucleare. In meno di 100 trilionesimi di secondo, 2,05 megajoule di energia , circa una libbra di tritolo hanno bombardato la pallina di idrogeno producendo un flusso di particelle di neutroni con l'equivalente energetico di 1.5 libbre di tritolo e quindi con un guadagno di energia di circa 0,5. Per l'esperimento sono stati utilizzati due isotopi dell'Idrogeno, il Deuterio che ha 1 protone e un elettrone e il Trizio che ha 1 protone e due neutroni. I due atomi si sono uniti per ottenere un atomo nuovo, quello di Elio con l'emissione di un neutrone libero e di una grande quantità di energia ma soprattutto di nessuna scoria radioattiva, il tutto in modo assolutamente "pulito".

Naturalmente questo non significa che l'umanità ha appena risolto i suoi problemi energetici, tutt'altro. Prima che da questa piccolissima scala si possa arrivare alla produzione di energia con la fusione nucleare su larga scala serviranno altri decenni, ma un primo grande passo è stato fatto.


Segui @3BMeteo su Twitter


Articoli correlati