Il cambiamento climatico rende la siccità estiva 20 volte più probabile
L'estate 2022 è risultata molto calda e anche siccitosa non solo su gran parte d'Europa ma anche su altri due Continenti. Per la Cina l'estate è risultata la più secca in 60 anni, sugli Stati Uniti il caldo anomalo e secco non solo ha coinvolto la parte occidentale ma anche quella di Nord Est. La siccità, che ha portato a restrizioni idriche, ha inoltre prosciugato diversi corsi d'acqua, innescato incendi e minacciato le specie acquatiche anche per le ondate di calore marine.
I ricercatori della World Weather Attribution, che studiano il legame tra condizioni meteorologiche estreme e cambiamenti climatici, affermano che questo tipo di siccità, il cui tempo di ritorno si verifica solo una volta ogni 400 anni nell'emisfero settentrionale, potrebbe accorciarsi di molto per via del riscaldamento globale, fino a una ogni 20 anni. Lo scenario più estremo evidenzia che con un ulteriore riscaldamento di 0,8°C, questo tipo di siccità si verificherebbe una volta ogni 10 anni nell'Europa centro-occidentale e ogni anno in tutto l'emisfero settentrionale. Le storiche siccità, così come le devastanti piogge monsoniche che hanno colpito il Pakistan, sarebbero l'impronta del cambiamento climatico.