Il Nordovest sotto la NEVE nella magica notte del Natale 2000
Tra il 24 e il 25 dicembre 2000 una perturbazione atlantica transitò sul Nord Italia, trovando le condizioni termiche favorevoli per la caduta di neve fino in pianura su molte delle regioni nordoccidentali.
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UN PASSO INDIETRO. Per capire quali sono state le condizioni che permisero alla neve di rivestire città come Torino o Milano di una strato di circa 20cm proprio nella notte di Natale del 2000 bisogna fare un passo indietro, giusto di qualche giorno. Fu infatti tra i giorni 20 e 21 dicembre che inizio a mettersi in moto tutto il meccanismo che avrebbe successivamente creato la condizione favorevole alla conservazione del fiocco di neve fino alle quote di pianura.
VAL PADANA SOTTO ZERO PRIMA DI NATALE. Un campo di alta pressione mercoledì 20 dicembre inizio a gonfiarsi dall'Europa centrale verso la Scandinavia, innescando così lungo il suo fianco destro una discesa di correnti fredde verso il comparto balcanico. Queste, il giorno seguente, deviarono il loro percorso verso est, scorrendo in questa circostanza lungo il bordo meridionale dell'area di alta pressione, risalendo così la Pianura Padana ed innescando un apprezzabile calo delle temperature.
Il 23 dicembre a Torino si misurarono temperature compresa tra -3 e 5°C, a Milano la colonnina oscillò tra i -4° e i +5°C. Il giorno della Vigilia di Natale l'ulteriore raffreddamento dell'aria nei bassi strati favorì temperature minime a Torino fino a -5° e massime non oltre +1°C, mentre a Milano si registrarono valori tra -5 e 0°C.
SI AVVICINA IL FLUSSO ATLANTICO E ARRIVA LA NEVE. Contemporaneamente l'alta pressione europea inizio ad essere smantellata dal flusso perturbato atlantico, sempre più vicino all'Italia con una perturbazione ben organizzata responsabile di un repentino peggioramento a partire dalle Alpi occidentali. In serata la perturbazione raggiunse tutto ll Nordovest d'Italia, incontrando le condizioni termiche ideali per la neve fino in pianura. La notte di Natale trascorse sotto una fitta nevicata in Piemonte e Lombardia, tanto che il mattino seguente Milano e Torino si risvegliarono sotto una coltre di circa 20cm di neve fresca, fino a 30/40cm sulle zone collinari del Piemonte.
In quella circostanza la neve imbiancò anche l'entroterra ligure a quote basse, in una prima fase anche il Veneto occidentale e tratti dell'Emilia, mentre su altre zone dell'Emilia centrale il riscaldamento della colonna d'aria alle quote medie, innescato dal flusso più mite di origine atlantica, e il mantenimento delle sacche gelide nei bassi strati diede luogo al fenomeno della pioggia congelantesi al suolo, dove la temperature si mantenne sotto zero.