5 marzo 2021
ore 20:56
di Lorenzo Badellino
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Lo Space X in un'immagine di archivio
Lo Space X in un'immagine di archivio

Secondo il programma il prototipo del razzo Starship SN10 di SPACE X sarebbe dovuto decollare ed eseguire una manovra di atterraggio pochi minuti più tardi, dopo aver raggiunto i 10km di altezza per poi tornare a Terra e ricollocarsi nella stessa posizione di partenza. E così è stato. Mercoledì il razzo è puntualmente decollato da Boca Chica, nel Texas, si è innalzato di 10km dalla rampa di lancio e ha cominciato la manovra di atterraggio, quando i tre motori Raptor hanno iniziato a spegnersi per consentire al veicolo di iniziare la discesa.

Secondo Elon Musk, CEO di Space X, ci sarebbe stato il 60% di possibilità che il razzo eseguisse la manovra di atterraggio con successo e l'obiettivo principale della missione era quello di una discesa aerodinamica con atterraggio verticale, come effettivamente è stato. Il fatto che 10 minuti dopo l'atterraggio il razzo sia esploso, probabilmente per una perdita di metano, rappresenta un problema secondario nella missione, che verrà risolto con i successivi tentativi.

'L'obiettivo della missione consiste in un sistema di trasporto completamente riutilizzabile progettato per trasportare sia l'equipaggio che il carico su voli interplanetari di lunga durata e aiutare l'umanità a tornare sulla Luna e viaggiare su Marte e oltre', spiega Elon Musk e aggiunge di essere altamente fiducioso che Starship sarà in grado di effettuare il trasporto di persone entro il 2023 nello spazio e che entro il 2026 potrà anche portare gli esseri umani su Marte.


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