10 settembre 2016
ore 8:09
di Manuel Mazzoleni
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 Per tutti

L'inquinamento intacca il nostro cervello, creando molti più danni di quanto si pensasse sino ad ora. La scoperta arriva da un recente studio effettuato da un team di ricercatori della Lancaster University e pubblicato di recente sulla rivista specializzata Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).

Inquinamento intacca il cervello
Inquinamento intacca il cervello

Secondo lo studio milioni le microscopiche particelle di metallo sono state rilevate nei tessuti cerebrali di persone vissute in ambienti con un elevato tasso di inquinamento. Un dato allarmante visto l'alta tossicità di questi elementi e i legami che hanno con alcune malattie neurodegenerative. Lo studio è stato effettuato su 37 persone vissute tra Città del Messico e Manchester. Tutti i soggetti hanno evidenziato la presenza di milioni di nanoparticelle di ossido di ferro per ciascun grammo di tessuto.

Secondo i ricercatori, anche se è normale rinvenire una certa quantità di questo metallo tossico nel cervello, molte di loro presentano caratteristiche inconfondibili. La loro forma, liscia e rotonda, è compatibile soltanto con quelle emesse dai motori delle automobili o dai sistemi di frenata dei veicoli.

Particelle tossiche nel nostro cervello
Particelle tossiche nel nostro cervello

Ma i danni potenziali sono ben più ampi. Una volta accumulate nel cervello, infatti, queste particelle non restano inerti ma sono bioreattive e aumentano la loro tossicità producendo radicali liberi. I danni che ne derivano sono una delle principali "impronte" di malattie degenerative come l'Alzheimer. Esse si sommerebbero così a tutti gli altri danni causati da elevate concentrazioni di inquinanti come malattie cardiache, ictus, cancro ai polmoni, bronchite, enfisema e infezioni acute. E peggiorare il quadro, già fosco,tracciato di recente dall'Ocse, che stima in 9 milioni l'anno i morti da imputare all'inquinamento atmosferico in tutto il mondo.


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