31 agosto 2018
ore 17:00
di Francesco Del Francia
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Junker, presidente della Commissione europea proporrà l'abolizione del cambio dell'ora
Junker, presidente della Commissione europea proporrà l'abolizione del cambio dell'ora

A seguito di una consultazione pubblica durata circa trenta giorni (avvenuta precisamente tra Luglio e Agosto 2018) effettuata dalla Commissione europea su richiesta dell'Europarlamento circa l'abolizione del passaggio tra ora solare e ora legale, è emersa una netta maggioranza di cittadini favorevoli a tale iniziativa.
Si sono espresse infatti quasi 5 milioni di persone di cui circa l'80% ha manifestato un intento favorevole, la maggior parte di esse comunque risultano provenienti da Paesi dell'Est e del Nord Europa che vedono, tra gli altri, Finlandia, Svezia e Polonia come capofila di questo ipotetico movimento.I sostenitori della proposta sottolineano come lo spostamento delle lancette due volte l'anno provochi cambiamenti e squilibri nel corpo, aumenti l'incidenza di attacchi cardiaci, infortuni sul lavoro o incidenti stradali, generi sbalzi d'umore nonché abbia netti condizionamenti anche sugli ormai noti disturbi del ritmo sonno-veglia. 
Dalla controparte è giusto evidenziare come il cambio dell'ora produca però anche effetti positivi dovuti all'aumento delle ore di luce che generano nell'essere umano un incremento del dinamismo e della vivacità che spesso si traduce anche in una maggiore efficienza. Inoltre, è scientificamente dimostrato come la luce stimoli la produzione di vitamina D, cruciale per una pronta attivazione del nostro sistema immunitario. Viene da se che uno dei principali motivi economici per cui al tempo fu adottata questa soluzione sia indissolubilmente legato al risparmio energetico nazionale, permettendo infatti un migliore sfruttamento dell'irraggiamento solare.Ad ogni modo Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, intervistato dall'emittente tedesca Zdf ha dichiarato che nella prossima analisi si terrà conto di tutti gli aspetti direttamente o indirettamente legati ai contributi ricevuti, lasciando intendere però, data la grande risposta riscossa in termini di numeri che la proposta di abolire il cambio dell'ora sia molto di più che una semplice idea.


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