La sabbia del Sahara invade l'Est Europa e cieli si tingono di rosso
Un'intensa risalita di correnti sahariane verso l'Europa raggiunge le zone orientali del continente dando vita a condizioni spettacolari: dai cieli rossi di Creta alla neve arancione in Russia.
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Tutto quello che sta accadendo è direttamente collegato alla profonda circolazione di bassa pressione presente sul Mediterraneo centrale, a basse latitudini. In questo modo, lungo il bordo destro della bassa pressione, si innesca un netto flusso di correnti meridionali che parte dall'entroterra sahariano, sollevando la sabbia del deserto e trasportandola verso nord, in direzione dell'Europa orientale.
La risalita della sabbia sahariana termina sui rilievi del Caucaso, al confine tra Georgia e Russia. Prima di giungere a destinazione però attraversa tutto il Mediterraneo orientale, sorvolando i cieli greci dove dà luogo a fenomeni spettacolari. A Creta il cielo è praticamente rosso e la visibilità molto scarsa. I venti soffiano tesi da Sud creando tempeste di sabbia e paesaggi surreali.
Una volta raggiunta la Penisola Balcanica la sabbia si scontra con masse di aria più umida e instabile, ma anche più fredda sulle zone settentrionali. Qui le precipitazioni hanno anche assunto carattere nevoso ma la neve che è caduta dal cielo non era bianca, ma arancione, carica di sabbia. Lo stesso fenomeno si ripresenta anche più ad est, oltre la sponda orientale del Mar Nero, e interessa i rilievi del Caucaso, dove nevica arancione. Si tratta di neve pesante, per l'aria calda che soffia da sud, causa di numerose valanghe che stanno interessando i rilievi del Caucaso in modo piuttosto diffuso.
Il fenomeno è destinato ad acuirsi nei prossimi giorni, quando il vento sahariano si intensificherà ulteriormente e la concentrazione di sabbia nell'aria su Grecia, Mar Nero e dintorni risulterà addirittura maggiore rispetto alle zone di origine. La fase culminante è attesa proprio nella giornata di lunedì.