9 agosto 2023
ore 9:37
di Manuel Mazzoleni
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 Per tutti

E' uno tra gli eventi astronomici più attesi del mese, forse il più conosciuto e quello più amato da tutti. Stiamo parlando delle Perseidi, più comunemente note come "Lacrime di San Lorenzo", ovvero lo sciame meteorico, generato dalla Cometa 109P/Swift-Tuttle che l'orbita terrestre attraversa durante il periodo estivo. Questa cometa impiega 133 anni per compiere una rivoluzione attorno al Sole. Fu Giovanni Schiaparelli a rendersi conto nel 1865 che questa cometa era la fonte delle Perseidi, mentre essa fu scoperta nel 1862 da Lewis Swift e Horace Tuttle. La pioggia meteorica si manifesta dalla fine di luglio fino a circa il 17/20 agosto, e il picco di visibilità è concentrato attorno al 12 del mese, con una media di circa un centinaio di scie luminose osservabili a occhio nudo ogni ora dalla Terra.

Anche per quest'anno il picco è atteso nella notte tra il 12 e il 13 agosto.  Secondo le ultime stime si potrebbero contare sino a 60/100 meteore/h durante la massima attività. Occorre ricordare che tale numero risulta in realtà ben minore, in quanto il punto da cui sembrano provenire le meteore (radiante) non è allo zenit e nei luoghi da cui si osserva in genere non si hanno cieli trasparenti, limpidi e bui. In presenza di foschia o di inquinamento luminoso poi il numero delle meteore effettivamente osservabili diventa limitato solamente a quelle più luminose. 

Quest'anno, a differenza del 2022, la Luna sarà dalla nostra parte. Sarà infatti calante e prossima alla fase di Luna nuova attesa per il 16 agosto. Il nostro satellite sarà quindi poco luminoso in cieli e permetterà una buona osservazione del cielo.

PERCHE' SI CHIAMANO PERSEIDI? Per un puro effetto di prospettive, dovuto al movimento della Terra nello spazio, sembra che le meteore provengano tutte da una certa direzione, puntata verso la costellazione boreale di Perseo. Per questo motivo questo sciame si chiama delle Perseidi. Ogni sciame prende infatti il nome della costellazione da cui sembra provenire. L'immaginario "punto di fuga" da cui le meteore sembrano allontanarsi viene tecnicamente chiamato "radiante".

TRADIZIONE  - La tradizione vuole la notte del 10 agosto, quella dedicata al martirio di San Lorenzo, come la nottata simbolo per l'osservazione delle Perseidi. Per la tradizione la pioggia meteorica rappresenterebbe le lacrime versare dal Santo durante il suo supplizio e che vagano eternamente nei cieli per ricadere sulla Terra solo nel giorno della sua morte. 
Altri chiamano le stelle del 10 agosto come fuochi di San Lorenzo, poiché ricorderebbero le scintille provenienti dalla graticola infuocata su cui fu ucciso il martire, poi volate in cielo. Anche se in realtà San Lorenzo non morì bruciato, ma decapitato, nell'immaginario popolare l'idea dei lapilli volati in cielo ha preso piede, tanto che ancora oggi in Veneto un proverbio recita "San Lorenzo dei martiri innocenti, casca dal ciel carboni ardenti".   

Ma perché affidiamo alle stelle cadenti i nostri desideri?  La spiegazione trova radici nell'etimologia  della parola desiderio viene infatti dal termine latino "sidus", che significa stella ("sidera", al plurale), affiancata dal prefisso "de-", che indica mancanza, privazione. In pratica, chi "de-sidera" sente la mancanza delle stelle, di luci che illuminano la notte. In altre parole si sente privo di punti di riferimento e orientamento o di segni augurali. 

Ma quali sono i consigli migliori per osservarle?   
Per prima cosa è necessario osservare verso Nord-Est (qui infatti sorge la costellazione di Perseo) da un luogo ESENTE da inquinamento luminoso, meglio in alta montagna o su una spiaggia buia in riva al mare. Inoltre bisogna stendersi a terra o su una sedia a sdraio, disponendosi eventualmente a semicerchio se si è in un gruppo di parecchie persone.   
Per ci volesse fotografarle gli esperti raccomandano l'uso di Reflex su cavalletto fisso, con un obiettivo da 30-50 mm, a volte anche meno 14/24 mm, rivolto verso la costellazione di Perseo, ed una sensibilità di 200-400 ISO. É necessario inoltre fare pose prolungate ( 5-10 minuti), sperando di catturarne una o più in tale lasso di tempo. 

Tutti dunque con il naso all'insù e con un mare di desideri da esprimere...


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