4 novembre 2012
ore 9:00
di Manuel Mazzoleni
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 Per tutti
Le Alluvioni che hanno ''segnato'' l'Italia
Le Alluvioni che hanno ''segnato'' l'Italia
Alluvioni, allagamenti ed inondazione lampo hanno, sin dai tempi più antichi, loro malgrado segnato tappe drammatiche nella storia del nostro Paese, voi per il triste tributo di vittime umane, vuoi per la straordinarietà del fenomeno precipitativo.

Le alluvioni sono tra le manifestazioni più tipiche del dissesto idrogeologico che purtroppo affligge molte parti del nostro Paese. Infatti si stima che ben 5581 comuni sono a rischio idrogeologico, circa il 70% dei comuni italiani, di cui 1700 a rischio frane, 1285 a rischio alluvione e 2596 soggetti ed entrambi i rischi. Inoltre le aree a rischio elevato e molto elevato di alluvione sono diverse migliaia e coprono una superficie di 7.774 kmq, pari al 2,6 % della superficie nazionale.

La maggior parte delle alluvioni si verificano nella stagione autunnale, tra i mesi di Settembre, Ottobre e Novembre, quando l'ingresso delle prime intense perturbazioni atlantiche è supportato da sostenute e umide correnti sciroccali che acquistano molta energia stante il contributo fornito dal Mediterraneo ancora caldo. Ripercorriamo ora la storia italiana per ricordare gli eventi più importanti e drammatici:

In termini di vite umane la catastrofe maggiore resta al momento quella della diga del Vajont. Era il lontano 9 Ottobre 1963 quando una frana si staccò dal Monte Toc cadendo nel bacino della diga e creando un'onda che tracimò investendo i paesi sottostanti tra cui Longarone. Ufficialmente i morti furono 1909 ma secondo altre stime si raggiunsero le 2000 vittime.
Sempre una diga fu la causa della morte di 356 persone nel primo Dicembre del 1923, quando alla diga del Gleno, in Val di Scalve (Bergamo), il pilone centrale della diga cedette e le acque del lago artificiale si riversarono nella vallata sottostante.

Tra i due eventi la storia conta tuttavia altra tragedie tra cui l'Alluvione dei Campi Bisenzio (1 vittima) del 22 novembre 1926; l'Alluvione di Palermo (11) del 21 Febbraio 1931, quando un'ondata eccezionale di precipitazioni per cinque giorni continui e forte vento di Tramontana causarono lo straripamento dei principali fiumi che attraversano la città; il Disastro di Molare (111) del 13 Agosto 1935 quando a causa di una violenta precipitazione il lago di Ortiglieto straripò a Molare, inondando diversi paesi e le campagne in provincia di Alessandria; l'Alluvione in Calabria (100) del 22 Ottobre 1951; l'Alluvione del Polesine (84) del 14 Novembre 1951; l'Alluvione di Salerno (318) del 25-26 Ottobre 1954 quando in solo 24 ore cadono più di 500 mm di pioggia e l'Alluvione di Ancona (10) del 5 Settembre 1959.

A seguire si ricordano poi la Grande Alluvione di Firenze (4 Novembre 1966) che generata da un'eccezionale ondata di maltempo causo 34 vittime e danni inestimabili anche al notevole patrimonio artistico di Firenze; l'Alluvione in Piemonte ( Novembre 1968) che colpì interi paesi del Biellese ed Astigiano causando 72 morti; l'Alluvione della Valtellina ( Estate 1987), ove a causa di forti e persistenti precipitazioni vi fu l'esondazione del fiume Adda e di alcuni torrenti e numerose frane che causarono 53 vittime; le Alluvioni di Campi Bisenzio (15 Novembre 1991) e Poggio a Caiano ( 31 Ottobre 1992).

L'ultimo decennio del 1900 annovera purtroppo altre tragedie tra cui l'Alluvione in Piemonte del Novembre 1994 (70 vittime, 2226 senzatetto) quando le abbondanti piogge fecero tracimare il Tanaro ed il Po allagano Asti, Alba, Ceva, Alessandria, Trino, Casale Monferrato e numerosi altri paesi fino a Valenza; l'Alluvione in Lombardia del 12 Settembre 1995 causata da una violenta perturbazione che provocò l'esondazione di vari corsi d'acqua, 1 vittima e centinaia di sfollati; l'Alluvione in Versilia, raggiunta nel Giugno del 1996 da una cella temporalesca locale non prevista che formatasi a causa dell'umidità, scarica 474 mm di pioggia in 12 ore, causando esondazioni del fiume Versilia e centinaia di frane di versante in un bacino idrografico molto ristretto, con esiti devastanti per il fondovalle e l'allagamento di ampie zone della pianura di uscita (13 vittime, 1500 senzatetto); l'Alluvione di Crotone del 14 Ottobre 1996 (6 vittime) e l'Alluvione di Sarno e Quindici ( 159 vittime).

Anche il terzo millennio non è rimasto a guardare ma registra in solo 10 anni ben 7-8 eventi eccezionali e catastrofici. Ricordiamo nel 2000 l'Alluvione a Soverato del 9 Settembre (a causa di un grosso nubifragio fu inondato un campeggio, 12 vittime), l'Alluvione in Piemonte del 13-16 Ottobre (l'evento interessò il fiume Po e gran parte dei suoi affluenti in Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria e Lombardia, 23 vittime, 40000 sfollati). Nel 23 Settembre 2003 l'Alluvione di Carrara, ove un violentissimo nubifragio causò 2 morti, nel 29 Maggio 2008 l'Alluvione e colata di detrito nel comune di Villar Pellice, per giungere ai tempi nostri con le Alluvioni di Cancia (18 Luglio 2009), Messina (1 Ottobre 2009) e Atrani (9 Settembre 2010).
Longanore dopo la tragedia del Vajont
Longanore dopo la tragedia del Vajont
Alluvione del Piemonte del 13-16 OTTOBRE 2000
Alluvione del Piemonte del 13-16 OTTOBRE 2000
Alluvione di Firenze del 1966
Alluvione di Firenze del 1966

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