6 giugno 2023
ore 11:15
di Andrea Colombo
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 Per tutti

Il nuovo millennio ha fatto registrare un chiaro step verso l'alto del cambiamento climatico improntato all'aumento delle temperature su scala globale. Se da un lato abbiamo un costante incremento della temperatura media praticamente ovunque sul Globo, non sono per nulla chiare le ripercussioni a lungo termine sulla circolazione atmosferica. Queste ultime sono a tratti evidenti ma altrettanto 'fresche', recenti per così dire; e non sappiamo se continueranno a modificarsi oppure se si stanno gradualmente stabilizzando.

In questo articolo la nostra attenzione si concentra sulle drastiche modifiche che si sono verificate nella stagione invernale nel corso degli ultimi 20 anni. Per farlo abbiamo separato due decenni: il 2003-2012 e il 2013-2022. E' proprio l'ultimo decennio infatti che sta registrando eclatanti variazioni nella circolazione atmosferica media e di conseguenza degli effetti in termini sia di fenomenologia (neve in primis) sia in riferimento alle temperature medie.

L'anomalia media di geopotenziale a 500hPa nel decennio 2003-2012 (riferito ai mesi di dicembre-gennaio-febbraio) mostra i valori minimi proprio sull'Europa centro-meridionale e l'Italia. Questo gradiente tradisce la frequente presenza di circolazioni di bassa pressione, spesso alimentate da aria fredda e quindi propense a ospitare scenari tipicamente invernali 'vecchio stampo' sulla Penisola italiana. 

Si tratta di un decennio che ha infatti registrato numerosi eventi di rilievo, sia di freddo sia di neve (o entrambi). Annate come il 2005-2006-2008-2009-2010-2012 sono l'espressione massima di quel decennio che aveva ancora spunti prettamente invernali da offrire.

Il decennio successivo, invece, ha completamente modificato gli scenari medi su scala europea e quindi anche italiana. Si è avuto un netto step orientato ad un cambio della circolazione atmosferica, dominata spesso e volentieri dacorrenti zonali di stampo atlantico, quindi miti. Un tipico scenario da NAO positiva, che si traduce in un rinforzo dell'anticiclone delle Azzorre (ed un suo contemporaneo allungamento e ingerenza verso il Mediterraneo occidentale), a sua volta legato ad un rinvigorimento della depressione d'Islanda. Il gradiente di anomalia è evidente, passando dal rosso al viola spostandosi dalla Penisola Iberica verso l'Islanda stessa. 

Si tratta di uno scenario medio che favorisce un trasporto costante di masse d'aria miti fin verso l'interno del Vecchio Continente, riscaldando quindi anche le zone più orientali (Paesi Baltici, Russia, ecc), oltre ad una riduzione degli episodi di instabilità o maltempo, proprio a causa della netta diminuzione di circolazioni di bassa pressione in area mediterranea.

Si può tranquillamente affermare che la stagione invernale (mesi di dicembre-gennaio-febbraio) ha subitomodifiche clamorosamente drastiche nell'ultimo decennio, che di fatto ha registrato un crollo della nevosità media su scala nazionale e contemporaneamente un deciso rialzo delle temperature medie, con raggiungimento di anomalie spesso eccezionali (+2/+4°C su scale mensili).

Sottolineiamo come tutte queste considerazioni si basano sulle anomalie MEDIE stagionali. Un cambio (anche netto) di scenario come quello che sta avvenendo negli ultimi 10 anni non preclude totalmente il verificarsi di singoli eventi invernali, talvolta anche di una certa portata. Possiamo citare il fine febbraio 2018, l'inizio di gennaio del 2017 a titolo di esempio. Ma si tratta, per l'appunto, di normali oscillazioni all'interno di un trend che sta subendo modifiche davvero importanti e rapide.

Le cause di tutto questo? Sono da ricercare nel complesso ingranaggio atmosferico su scala emisferica, a sua volta collegato al rapido incremento termico globale. In quest'altro articolo abbiamo affrontanto in modo più dettagliato la questione, estendendola in parte anche alle altre stagioni dell'anno che a loro volta hanno subìto e stanno subendo variazioni anche incisive. 

Non è dato sapere se l'andamento medio della circolazione generale atmosferica dell'ultimo decennio sia destinato a proseguire e per quanto; tuttavia - almeno per il momento - il trend continua a confermarsi di anno in anno, compresa la stagione invernale in corso.


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