2 febbraio 2014
ore 17:49
di Manuel Mazzoleni
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 Per tutti
Esercito in azione al Nord
Esercito in azione al Nord
ORE 17.30- Il prefetto di Roma ha inviato, su richiesta del sindaco e dei vigili del fuoco, forze militari dell'esercito a Fiumicino. In particolare i militari andranno a Isola Sacra, la zona più colpita dal nubifragio di questi giorni. Il sindaco ha inoltre firmato la chiusura di tutte le scuole del territorio (Fiumicino) di ogni ordine e grado a causa del perdurare dell'allerta meteo. A causa della frana di una collinetta a pochi metri dal centro abitato, il comune di Riano, a pochi chilometri da Roma, ha deciso di evacuare 54 famiglie, per un totale di 130-150 persone che sono state ospitate nella Cittadella Ecumenica di Taddeide.

il maltempo ha fatto crollare il tempio dorico dell'antica Kaulon, a Monasterace. L'area archeologica si trova a ridosso del mare ed è stata colpita dalle violente mareggiate, oltre che dalla pioggia intensa.

ORE 12.30- Un fuoristrada con a bordo due persone è stato travolto dal fiume Simet nel catanese. Sono rimasti bloccati nel mezzo fino a quando un elicottero di Vigili del Fuoco non è riuscito a portarli in salvo. Una frana di considerevole entità (si parla di 15 mila metri cubi di materiale, ma è ancora in movimento) ha reso impraticabile la strada provinciale 14 della Valle Imagna all’altezza di Berbenno, e precisamente della frazione di Ponte Giurino, al km 17 della provinciale, la principale arteria della Valle Imagna in provincia di Bergamo. Sono state fatte evacuare per precauzione 14 persone, che hanno trascorso la notte nella scuola materna del paese.


Critica la situazione anche in Calabria: Nel vibonese, una frana sta interessando il centro abitato di Arena, minacciando alcune abitazioni e una chiesa di epoca mediovale. Problemi per frana anche nel reggino, dove i detriti hanno ostruito una strada provinciale isolando la frazione di Natile di Careri, nella Locride, dove vivono circa 300-400 persone. La Locride, oltre che dalla pioggia, è stata colpita anche da violenti mareggiate,  con onde alte anche 5 metri che hanno provocato danni al lungomare di Monasterace, Marina di Caulonia, Roccella e Siderno. In quest'ultimo paese si sono creati tre buche sul marciapiede dei 4 chilometri di lungomare. Problemi anche nel catanzarese, dove numerose strade, sia nel capoluogo che nelle località vicine, sono allagate creando disagi alla circolazione.

ORE 11- Il maltempo si sta concentrando al Sud. Due donne e una bambina di 7 anni hanno perso la vita dopo che l'utilitaria sulla quale si trovavano è stata travolta dalle acque di un torrente in piena per via delle abbondanti piogge. La tragedia è avvenuta in Contrada Romanello, nel territorio di Noto. Non è ancora nota l'identità delle vittime.

ORE 7.30- Il maltempo sferza l’Italia con tanta acqua al Centro Sud e nevicate da record sulle nostra Alpi.
ROMA- Cala la tensione a Roma dopo il passaggio della piena del Tevere che ha raggiunto ieri alle 22 i 12.72 metri, senza tuttavia toccare i livelli di massima allerta ( 13 metri il livello di guardia). Resta tuttavia ancora sotto osservazione il Tevere, anche se non si aspettano altre ondate di piena o livelli superiori a quelli raggiunti ieri.

Intanto si contano i danni del maltempo che ha colpito la Capitale. Secondo una prima stima i danni causati dal nubifragio, solo per la Confcommercio raggiunge quota 3,8 milioni. Il governatore del Lazio ha dichiarato lo stato di calamità naturale perle zone più colpite dalle alluvioni. Oltre 300 gli interventi delle squadre di soccorso ieri mentre sono saliti oltre 1200 gli interventi a Roma da inizio maltempo. Forti disagi per il traffico e nella circolazione dei mezzi pubblici, con la linea B della metro chiusa a più riprese per infiltrazioni d'acqua e la linea ferroviaria Orte-Fiumicino interessata da uno smottamento a Fidene.


LAZIO
- Sul litorale romano l'Arrone è tracimato a Fregene, un canale è esondato a Maccarese, vicino a Magliano Sabina, il Tevere è tracimato isolando una settantina di persone a Aboreto, mentre l'Aniene ha rotto gli argini in Ciociaria e ad Agosta, alle porte di Roma, allagando i campi e arrivando a ridosso di una strada regionale. A Sora, nel Frusinate, il fiume Liri è esondato nelle campagne e le scuole sono rimaste chiuse. A Roccasecca un automobilista è stato travolto dall'acqua e dal fango tracimati da un canale ed è riuscito a salvarsi salendo sul tetto della sua vettura. A Fiumicino sono state evacuate 46 persone.



TOSCANA- Sette famiglie sono state evacuate dalle loro case a Panicaglia di Borgo San Lorenzo, nel Mugello, dove le abitazioni restano minacciate da una frana che continua a muoversi. I tecnici dei vigili del fuoco hanno valutato lo stato d'emergenza e la non agibilità di alcune abitazioni. Il governatore della Toscana Enrico Rossi ha annunciato che lunedì la Regione dichiarerà lo stato di emergenza per le zone colpite dall’alluvione.

E’ rientrata l’emergenza a Pisa. Tornano a casa le circa 1000 persone evacuate nel comune di San Miniato per il rischio di un'esondazione del fiume Arno, e a Ponsacco, dove ieri è esondato il torrente Era. Rimangono comunque ancora fuori casa 31 famiglie: 19 a Peccioli per il crollo di una cantina e 12 a Volterra, dopo il crollo di un tratto delle mura medievali.


VENETO- L'esercito è intervenuto in Veneto con soldati e mezzi speciali per rimuovere la neve dalle strade e ripristinare almeno la viabilità principale. La neve ha messo fuori servizio la linea elettrica ad alta tensione tra Dobbiaco e Ponte Malon che fornisce energia all'alto Veneto. La neve blocca le strade e le abitazioni nei centri di Vensa di Cadore, Vodo di Cadore, San Vito di Cadore, Cencenighe di Cadore e Santo Stefano di Cadore. Sull'altopiano di Asiago sono caduti fino a 4 metri di manto bianco. Il rischio valanghe, per le forti nevicate ed il rialzo delle temperature, è salito al massimo livello.
Migliora, invece, la situazione nel Bellunese dopo il blackout causato dalla neve che aveva lasciato senza energia 30mila abitazioni. Sono, tuttavia, ancora in più di tremila, nel Bellunese, a essere sprovvisti di energia elettrica a causa del maltempo. La situazione è continuamente monitorata dalla prefettura di Belluno attraverso il Centro Coordinamento Soccorsi.

A Venezia non si è raggiunti i livelli eccezionali di marea previsti dai tecnici: la marea massima ha toccato questa notte una punta massima di 104 centimetri sullo zero mareografico.

  

TRENTINO AA- In Alto Adige, invece, quasi tutti i passi sono ancora chiusi per il rischio elevato di valanghe. Nel Tirolo orientale due persone sono morte sotto le valanghe. Ancora neve a Cortina, dove si teme per la tenuta delle strade e dei tetti, sovrastati da cumuli di neve alti più di un metro.
Il maltempo ha mandato in tilt il traffico ferroviario nel Triveneto, con numerose interruzioni e modifiche al programma di circolazione dei treni, compreso il traffico ferroviario sulla linea Venezia-Trieste e i collegamenti tra Italia, Austria e Slovenia. Sono invece le forti mareggiate ad aver provocato l'interruzione del traffico ferroviario lungo il binario verso Pescara della linea Fs Adriatica tra Loreto e Civitanova Marche.


EMILIA ROMAGNA
- Anche in Emilia è intervenuto l’esercito: circa 100 militari hanno operato ieri nel Modenese con oltre 40 veicoli speciali di diverse tipologie per contribuire al ritorno alla normalità dopo l'alluvione e fornire il maggior concorso possibile alle popolazioni colpite.



SICILIA
- Per il maltempo e il forte vento una frana si è verificata ieri in contrada Grazia, nel villaggio di Gesso a Messina. Un muro di circa 10 metri è crollato e dieci persone sono rimaste isolate. Nessuno è rimasto ferito.



CALABRIA
- Vento forte e pioggia hanno interessato gran parte della Calabria, dove si registrano diversi interventi dei vigili del fuoco per tegole divelte ed alberi caduti. Nel Catanzarese la pioggia è accompagnata da una fitta nebbia che crea disagi alla circolazione. Non sono segnalati disagi sull'A3. Per oggi è stata diramata l'allerta meteo.



IN SINTESI
- È stata valutata una criticità rossa, la più pericolosa, per le pianure emiliane di Modena, Reggio Emilia, Ferrara e Bologna, per il Friuli-Venezia Giulia, per buona parte del Veneto, della Basilicata, per la Calabria ionica e meridionale tirrenica e per la zona del tarantino. La criticità è invece arancione per la provincia autonoma di Bolzano, per le restanti parti di Veneto, Emilia-Romagna, per il versante tirrenico della Toscana, per l’Umbria occidentale, per buona parte del Lazio, per la Campania, per le restanti parti di Basilicata e Calabria, per buona parte della Puglia e per la Sicilia orientale. 
Allagamenti nel pisano
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