8 agosto 2020
ore 17:06
di Lorenzo Badellino
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43 secondi
 Per tutti
La marea nera a Mauritius (Fonte immagine: @Knochenfisch1 via twitter)
La marea nera a Mauritius (Fonte immagine: @Knochenfisch1 via twitter)

Circa due settimane fa, il 25 luglio scorso, la MV Wakashio, una nave petroliera battente bandiera giapponese, si è incagliata sulla costa orientale di Mauritius, a Pointe d'Esny, nei pressi del parco marino Blue Bay. La petroliera portava al suo interno un carico di 200 tonnellate di diesel oltre alle 3800 del proprio carburante. Una quantità non eccessiva, ma sufficiente a creare una pericolosissima marea nera. I soccorsi non stanno al momento producendo i risultati sperati, a causa del forte vento e del mare agitato che intralciano e rallentano notevolmente le operazioni.


Il primo ministro per l'ambiente, Kavy Ramano, ha dichiarato così lo stato di emergenza ambientale per la zona e la Francia sta inviando squadre e materiale a Reunion per aiutare i soccorritori, ma nel frattempo la marea nera ha ormai raggiunto le coste.



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