13 novembre 2022
ore 16:37
di Carlo Migliore
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 Per tutti

L'innevamento artificiale delle piste da sci non è una pratica degli ultimi decenni, già in tempi non sospetti si cercava di ottemperare alla mancanza di precipitazioni con pratiche sperimentali. L'esordio della prima neve "finta" fu il 13 novembre del 1946 quando Vincent Shaefer sperimentò per la prima volta l'inseminazione delle nuvole con cristalli di ghiaccio secco. A quel tempo il chimico era ricercatore presso il General Electric Research Laboratory e l'esperimento fu condotto nel cielo del Monte Greylock nel Massachusetts. Purtroppo fu un fallimento, sebbene i cristalli di ghiaccio secco riuscirono a stimolare la precipitazione nevosa, questa non riuscì mai a toccare il suolo sciogliendosi con largo anticipo. Le proteste contro la manipolazione climatica nacquero proprio al seguito di questo primo esperimento che, almeno per quanto riguarda la produzione della neve fu presto abbandonato. 

Oggi la neve artificiale si produce in modo completamente diverso, senza inseminazione delle nubi e direttamente dalle piste da sci. Si utilizzano dei cannoni in grado di sparare nell'aria gelida acqua in pressione e in forma nebulizzata che con le temperature abbondantemente sotto zero si trasforma istantaneamente in cristalli di ghiaccio cadendo poi al suolo come neve.


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