19 maggio 2022
ore 23:55
di Carlo Migliore
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 Per tutti

ESCALATION DEL CALDO AFRICANO - I venti tesi di grecale che hanno iniziato a soffiare dalla sera di mercoledì e sono ancora attivi sulle regioni del Sud e parte del Centro-Nord, chiudono definitivamente la via dell'est annunciando un progressivo aumento della pressione. Ora l'anticiclone africano non avrà più rivali sul Mediterraneo centrale e con la complicità di una saccatura atlantica si rinforzerà ulteriormente. Temperature in quota molto elevate, prossime ai 25/26°C a 1500m risaliranno dall'entroterra algerino verso la Penisola Iberica dove nei prossimi giorni sono attese punte prossime ai 40°C, poi meno roventi raggiungeranno anche l'Italia. Le zone del nostro settore che saranno maggiormente penalizzate dal caldo saranno quelle più occidentali. In prima linea le regioni di nordovest e l'Emilia Romagna, poi le regioni centrali tirreniche, L'Umbria e la Sardegna. Farà molto caldo anche sul resto della Penisola, tra le regioni meridionali più penalizzate ci sarà la Puglia. Un bollettino pienamente estivo, degno del mese di Luglio che inverte completamente la rotta rispetto all'inizio del mese iniziato sotto tono. 

Detto questo una veloce panoramica del tempo e del clima dei prossimi giorni. Ancora qualche locale fenomeno di instabilità diurna in questa giornata di giovedì ma prevalentemente relegato alle zone alpine e a carattere davvero isolato all'estremo Sud, farà caldo ma ancora non sarà intenso specie al Sud dove si manterrà una ventilazione settentrionale. Da venerdì via libera all'anticiclone con caldo più intenso e fenomeni di instabilità diurna assenti o del tutto occasionali sulle Alpi. Weekend con ulteriore intensificazione del caldo e massime anche localmente superiori ai 35°C su alcune zone della Val Padana, della Puglia, della Sardegna e delle regioni centrali tirreniche. 

Purtroppo come avevamo ipotizzato nei mesi di febbraio e marzo, le gravi condizioni di siccità che interessano il Nord e parte del Centro, non hanno avuto modo di migliorare con le piogge di Aprile, ne tanto meno coi pochi temporali a macchia della prima parte di Maggio. E adesso il caldo anomalo farà il resto. Se e quando qualcosa cambierà e in vista c'è qualcosa qualcosa per la nuova settimana, ci teniamo a ribadire un concetto essenziale: i forti temporali dei mesi caldi con piogge intense e localizzate e non di rado accompagnati da grandinate, non servono granché ad alleviare il problema della siccità che necessiterebbe di piogge distribuite ampiamente nello spazio e nel tempo possibili solo nei mesi autunnali e invernali. Anzi, paradossalmente i forti fenomeni che potrebbero innescarsi, come quello che si è verificato ieri sera nel torinese, peggiorerebbero solo la situazione recando ulteriori danni alle poche colture scampate.


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