3 ottobre 2022
ore 21:28
di Carlo Migliore
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 Per tutti

La fuga di gas dai condotti Stream 1 e 2 dopo il presunto sabotaggio ha immesso in atmosfera una enorme quantità di Metano che dall'area di Bornholm sede dell'incidente si è inevitabilmente diretta verso il nord Europa. La nube sovrasta attualmente la Norvegia e la Svezia e su entrambe le Nazioni è scattata l'allerta. Secondo i calcoli di Stephen Matthew Platt, scienziato del clima presso l'istituto norvegese di ricerca sull'aria Nilu, si tratta di circa 40mila tonnellate di metano rilasciate: "Le emissioni corrispondono al doppio delle emissioni annuali di metano dell'industria petrolifera e del gas in Norvegia. Sono livelli record, mai visto niente di simile prima. Tuttavia altre analisi mostrano che la quantità potrebbe persino essere doppia, quindi 80mila tonnellate.



Ma quali sono i rischi reali per la salute umana di una tale concentrazione? In realtà il Metano essendo meno denso dell'aria tende a salire esattamente come fanno i palloncini quindi eccettuato un temporaneo e locale coinvolgimento dei bassi strati nelle zone circostanti l'incidente, non c'è alcuna possibilità che questo metano possa essere "inalato" dalla popolazione di svedesi e norvegesi assieme all'aria normale. Tuttavia il Metano contribuisce alla formazione di ozono troposferico e quello si che è nocivo per inalazione anche se in questo frangente l'eventuale ozono andrebbe a formarsi alle quote troposferiche superiori.  Diversa storia sono il metano e l'ozono prodotti dalle attività agricole e industriali sparse sul territorio, in quel caso i rischi per la salute aumentano sensibilmente e sono causa ogni anni di diverse migliaia di morti, in Italia si stima che possano esserci almeno 2.800 morti premature ogni anno legate a questi due inquinanti. Ma tornando alla situazione nord europea, i rischi per la salute sono molto limitati quindi le persone possono tirare un respiro di sollievo, a discapito invece dei rischi ambientali e climatici. Sappiamo infatti che il Metano è il più potente dei gas serra e ha un impatto notevole sul riscaldamento climatico.


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