12 settembre 2022
ore 23:46
di Carlo Migliore
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2 minuti, 33 secondi
 Per tutti

Da diversi giorni in rete e sui social si sta facendo un gran rumore per questo primo uragano atlantico. La sua evoluzione atipica non merita però in effetti tanto clamore se si vuole escludere la malizia con cui vengono date certe notizie. Sta di fatto che Danielle ormai doppiamente declassato, prima a tempesta tropicale e attualmente a depressione extra tropicale si dirige verso l'Europa occidentale come un normalissimo vortice atlantico. L'unica nota di rilievo che gli conferirà caratteri più incisivi ma sarà solo un effetto secondario è che Danielle nella sua risalita dalle latitudini tropicali caraibiche ha trascinato con se un bel po' di aria caldo umida che andrà la influenzare la formazione dei temporali. Temporali che potranno colpire anche con una certa violenza laddove vi sarà una maggiore interazione con questa massa.  In una prima fase ne risentiranno soprattutto Portogallo, Spagna e Francia occidentale. Per quanto riguarda i venti, non sono attesi venti tempestosi né sulle coste del Portogallo, né su quelle della Spagna e della Francia ma mareggiate invece ci potranno essere perché in aperto Atlantico i venti che accompagnano l'ex uragano sono ancora molto forti. 

Una volta raggiunto pienamente il comparto occidentale Danielle tenderà a morire senza proseguire la sua marcia verso il Mediterraneo. Glielo impedirà un possente promontorio anticiclonico di matrice sub tropicale che porterà caldo anomalo su Francia e Italia fino a metà della nuova settimana. Un anticiclone in parte stimolato dall'arrivo di Danielle ma soprattutto figlio di una situazione che ha avuto origine nel lontano Pacifico dove i tifoni davvero non scherzano. Dunque l'Italia non avrà nulla da temere da Danielle. Se proprio volessimo cercare un qualche collegamento con l'ex uragano potremmo dire che l'aria caldo umida caraibica che lo ha accompagnato nel suo percorso si incamminerà in parte anche verso l'Europa centrale e l'Italia. A quel punto, ma entrerà in gioco un'altra depressione, completamente diversa e in approfondimento sulla Scandinavia, correnti più fredde di estrazione settentrionale potranno conferire a questa massa caldo umida il potere di sviluppare dei forti temporali. Ma ciò non avverrà prima della seconda parte della settimana quando Danielle sarà ormai morto e sepolto. 

Questa dunque la verità per quanto ci riguarda. Danielle non arriverà sul nostro territorio, le nostre vicende saranno legate a tutt'altro tipo di circolazione. Una circolazione di stampo autunnale che porterà i primi freddi di stagione su Regno Unito, Scandinavia, Mare del Nord ed Europa centrale e che potrà interferire in una prima fase con l'aria caldo umida che ha accompagnato la senescenza di Danielle. Questa interazione potrà portare qualche forte temporale anche su alcune delle nostre regioni in particolare l'area alpina ma a seguire anche sulle regioni del Nord e parte del Centro ma questo non avrà più nulla a che fare con l'ex uragano.


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