6 marzo 2022
ore 9:30
di Carlo Migliore
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2 minuti, 44 secondi
 Per tutti

CONTESI TRA FREDDO RUSSO E MITE ATLANTICO - Da una settimana circa l'Italia e gran parte dell'Europa sta vivendo una fase schiettamente invernale caratterizzata da temperature sotto media e nevicate tardive fino a quote molto basse per il periodo. E' una situazione determinata in gran parte da una dinamica stratosferica che vede un vortice polare debole e diviso con un anticiclone sulla Scandinavia che pilota in moto retrogrado verso ovest correnti gelide continentali provenienti dalla Russia. Per il momento vince il freddo anche perché l'Atlantico non è particolarmente deciso ma la situazione sta per cambiare. Il vortice polare tenderà a ricompattarsi mettendo in campo alle quote troposferiche un'energica depressione atlantica che è prevista in progressivo approfondimento nel corso della settimana con geopotenziali che entro venerdì potrebbero toccare i 950hPa. 

In un confronto tra flusso atlantico e correnti gelide orientali non c'è storia, alla fine è sempre il flusso atlantico a vincere perché ha dalla sua la naturale disposizione delle correnti in quota che spirano da ovest verso est. Si tratta solo di capire quanto il freddo riuscirà a resistere e soprattutto se ci sarà un momento in cui queste due forze contrapposte si troveranno a confronto diretto generando per contrasto precipitazioni abbondanti e nevose. In un primo momento questa possibilità si era palesata per l'Italia settentrionale e ne avevamo parlato, adesso i modelli propongono un confronto a distanza con un istmo pressorio nel mezzo che impedirebbe un contatto diretto tra le due masse d'aria. Il freddo in sostanza si allontanerebbe gradualmente senza grandi scossoni e contrasti particolarmente accesi e di conseguenza con fenomenologie ridotte in un contesto quasi anticiclonico.

La prima parte della settimana sarà ancora caratterizzata da freddo dominante orientativamente fino ai giorni 9-10. In questo frangente si farebbe sentire qualche fenomeno di instabilità lungo l'Adriatico ed al Meridione con occasione per altre piogge e nevicate che date le temperature potrebbero cadere ancora fino a quote molto basse per il periodo. L'instabilità associata non sarebbe comunque particolarmente accesa con fenomenologie nel complesso deboli.

Nella seconda parte della settimana l'approfondimento della depressione atlantica inizierebbe a spingere con sempre maggiore vigore verso l'Europa centro occidentale e anche sull'Italia a iniziare dalle regioni settentrionali. Il contesto pressorio sarebbe medio alto e quindi eventuali infiltrazioni di aria umida e instabile occidentale porterebbero si qualche pioggia ma non maltempo, almeno stando alle analisi delle ultime ore. Il freddo si ritirerebbe lasciando campo libero ad un progressivo aumento delle temperature ma c'è ancora un'incognita da valutare, e cioè che proprio in corrispondenza del weekend il freddo russo possa cercare di dare un'ultima spinta verso l'Italia. La distanza temporale ci impone cautela su quest'ultima considerazione che prenderemo in esame nel corso dei prossimi aggiornamenti anche alla luce delle nuove emissioni modellistiche. Seguiteci sempre

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