13 gennaio 2023
ore 10:30
di Carlo Migliore
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 Per tutti

In questi giorni di alta pressione africana si sente parlare soprattutto di caldo e di siccità con diverse regioni del Nord ancora in grave deficit pluviometrico. Non si immaginerebbe però che nell'aria che respiriamo tutti i giorni è contenuta una notevole quantità di acqua in stato di vapore che non è in grado di precipitare e quindi di essere utilizzata, qualche volta ne si capisce la presenza (foschie e nebbie che condensano sulle superfici) altre volte è completamente invisibile. Pensate che un metro cubo di aria a 30°C di temperatura (vedi tabella sotto) può contenere in condizioni di saturazione (100% ur)  fino a 30g di acqua o se preferite 30ml

La percentuale di umidità relativa indicata dalle nostre stazioni meteo ci indica quanta acqua effettivamente è contenuta in quel volume. Un esempio pratico, se la temperatura dell'aria è di 30°C e la percentuale di umidità relativa è del 60%, significa che in un metro cubo di aria è contenuto il 60% della quantità totale possibile in condizioni di saturazione per quella temperatura che è di 30ml, quindi il 60% di 30 che corrisponde a 18ml di acqua per ogni metro cubo, non poco. In un appartamento medio di 80mq con soffitti alti 3m quindi 240 metri cubi ci sarebbero almeno 4 litri di acqua che non vediamo, non sentiamo, non tocchiamo e non possiamo ovviamente utilizzare.....Immaginate quanta ce n'è nel volume di aria sopra le nostre teste sopra la nostra zona, la nostra città. Talmente tanta che in alcune zone del mondo particolari dove piove poco o nulla ma caratterizzate da altissimi tassi di umidità dell'aria per tutto l'anno (montagne dell'America centrale e meridionale, africa occidentale e settentrionale) si servono di alcune speciali reti acchiappa nebbia,  in grado di catturare le goccioline di rugiada grazie alla particolare trame del materiale dei loro filamenti e utilizzarla come acqua potabile.


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