13 aprile 2017
ore 11:27
di Edoardo Ferrara
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 Per tutti
Situazione che si è verificata spesso negli ultimi mesi
Situazione che si è verificata spesso negli ultimi mesi

SICCITA' SU DIVERSE AREE D'ITALIA, AL NORDEST LA SITUAZIONE PIU' SERIA - Dopo una stagione invernale avara di precipitazioni, anche la Primavera si sta dimostrando decisamente più secca del normale su diverse aree d'Italia. La situazione più grave sul Nordest, dove le falde acquifere soffrono il livello più basso da 20 anni a questa parte. Il fiume Adige dovrebbe avere una portata di 80 metri cubi al secondo e invece attualmente siamo intorno ai 37 metri cubi: il fiume arriva così 'spompato' alla foce, tanto che con l'alta marea l'Adriatico risale bruciando le campagne adiacenti con le sue acque saline. Gran parte dei principali laghi del Nord Italia sono sotto il livello medio, da quello di Como a quello di Iseo, il Garda invece tiene botta per ora. Emblematico anche il livello del grande fiume Po, che in Lombardia risulta tipico di inizio Estate. L'Arpav ha calcolato che nel periodo Ottobre-Marzo in Veneto il deficit pluviometrico medio è di ben 170mm e la Coldiretti lancia l'allarme: se ad Aprile non pioverà seriamente si avranno inevitabili danni e disagi al settore agricolo ma anche sulla disponibilità idrica, peraltro già presenti. Sulle Alpi centro-orientali è infatti nevicato ben poco e le temperature superiori alla media nel mese di Febbraio hanno ulteriormente peggiorato la situazione: si ha così una disponibilità idrica indotta dalla fusione delle nevi e dei ghiacci ben ridotta. Solamente su alcune zone del Piemonte e dell'alta Lombardia è piovuto in modo più consistente negli ultimi mesi. Non solo il Nord, ma anche diverse aree del Centrosud soffrono deficit pluviometrici, in particolare Sardegna e versanti tirrenici. 

COME MAI E' PIOVUTO POCO - Sono mancate negli ultimi mesi le grandi perturbazioni atlantiche, quelle che distribuiscono in modo omogeneo piogge anche abbondanti sul territorio. Fatta infatti eccezione per una breve parentesi atlantica nella prima parte di febbraio, i peggioramenti sull'Italia sono stati indotti spesso da vortici instabili in discesa dal Nord Europa o in formazione sul Mediterraneo, con precipitazioni dunque spesso distribuite in modo irregolare ( e infatti in alcune regioni le piogge risultano in media se non persino al di sopra, in particolare al Sud ). Il responsabile è un anticiclone delle Azzorre decisamente forte sull'Europa occidentale che molto spesso ha sbattuto le porte in faccia all'Atlantico, le cui perturbazioni sono state deviate molto più a nord dell'Italia. Anche in questi giorni ritroviamo l'anticiclone sull'Ovest Europa che pur contorcendosi sotto le bordate dall'Artico, in qualche modo mantiene quasi sempre le posizioni.  Fintanto che rimane li, le grandi piogge soprattutto al Nord, quelle che risolleverebbero il deficit idrico, rimangono un miraggio. Notare che anche il veloce peggioramento di Pasqua di certo non risolleverà le sorti idriche di molte regioni.

A QUANDO LE GRANDI PIOGGE?  Anche la seconda decade di Aprile sembra vedere un dipolo barico costituito da bassa pressione sul Nordest Europa e alta pressione appena ad Ovest dell'Europa. In questo contesto difficile pensare che anche nel lungo termine arrivino le grandi perturbazioni atlantiche, ma piuttosto impulsi instabili da Nord, che certo innescherebbero acquazzoni e temporali sparsi, ma ancora una volta verrebbero meno le grandi piogge ben distribuite. Questo a meno che non riesca a formarsi una profonda depressione ad Ovest dell'Italia, alimentata da una irruzione fredda dalla Francia verso il Mediterraneo, ma ad ora la probabilità risulta ancora bassa almeno nei prossimi 10-12 giorni. Ne riparleremo.


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