1 aprile 2023
ore 23:48
di Carlo Migliore
tempo di lettura
2 minuti, 29 secondi
 Per tutti

Sono pochi ormai i dubbi sull'evoluzione del tempo per la settimana di Pasqua, quanto meno fino al Venerdì Santo. Aria fredda di matrice polare marittima scorrerà sull'Italia da Nord a Sud portando un sensibile abbassamento della temperatura e instabilità. Quanto durerà questo freddo? La fase più acuta almeno 3 giorni dal 4 aprile martedì fino al Giovedì Santo ma strascichi di freddo li avremo anche il Venerdì Santo e il weekend di Pasqua. Quanto freddo farà? Parecchio considerato il periodo, parliamo di isoterme in quota a 1500m fino a -6°C con punte persino di -8°C, qualcosa che non si è vista nemmeno nel periodo invernale se non occasionalmente. Le massime saranno spesso a una cifra sulle regioni adriatiche e torneranno anche le gelate, fino in pianura. Queste sono più o meno le certezze, se andiamo invece a guardare l'instabilità ci sono ancora dei dubbi ma in linea di massima le regioni più esposte saranno quelle del medio basso versante adriatico e quelle meridionali, come in ogni irruzione di aria fredda che si rispetti, peccato che siamo ad aprile! Vediamo di fare una panoramica veloce sul tipo di tempo che ci aspetta, i dettagli potremo darveli solo a inizio settimana:

La giornata di lunedì vedrà ancora un profondo vortice di bassa pressione posizionato sullo Ionio con maltempo sulle regioni meridionali. Rovesci, temporali e grandine interesseranno un po' tutto il Sud, soprattutto Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Un po' di instabilità potrà interessare anche le regioni adriatiche e la dorsale appenninica in generale, qualche piovasco anche il Piemonte occidentale e il ponente ligure. Per il resto poco da segnalare. Le temperature saranno in calo, sensibile dalla sera sul medio alto Adriatico e il Nordest. I venti saranno forti settentrionali con forte Bora sul Triestino. I mari molto mossi o agitati.

La giornata di martedì sarà caratterizzata da una instabilità legata essenzialmente al flusso freddo, quindi non marcata. Sarà più probabile sulle regioni centro meridionali, in particolare medio Adriatico ed estremo Sud, soprattutto la Sicilia e la Calabria ma non è escluso che qualche fenomeno possa sforare fino alla costa centrale tirrenica. Tornerà la neve in Appennino, fino a quote collinari anche di bassa collina. Le temperature saranno in ulteriore diminuzione. I venti sempre forti settentrionali.

La giornata di mercoledì dovrebbe essere la più fredda con instabilità lungo le regioni adriatiche e meridionali. La neve potrà cadere in Appennino centrale e meridionale fino a bassa quota. Le temperature saranno in ulteriore calo. La ventilazione ancora tesa o forte settentrionale.

Giovedì e Venerdì Santo ancora freddi ma con temperature in lieve recupero specie venerdì. L'instabilità dovrebbe essere modesta e ancora una volta lungo l'Adriatico e all'estremo Sud. I venti tenderanno gradualmente a scendere di intensità


Seguici su Google News


Articoli correlati