11 settembre 2020
ore 6:06
di Francesco Nucera
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 Per tutti


La NOAA dichiara nell'ultimo bollettino un "La Niña Advisory". Questo vuol dire che le condizioni sul Pacifico sono tipiche de La Niña con un anomalo raffreddamento delle acque superficiali ma anche con i primi segnali di "accoppiamento" oceano-atmosfera. Tali condizioni continueranno ad aversi per i prossimi mesi nell'emisfero settentrionale con una probabilità del 75%. La temperatura delle acque superficiali sul Pacifico è caratterizzata adesso da una maggiore anomalia negativa sulla parte orientale. Tuttavia le previsioni mostrerebbero una riduzione di tale anomalia ed una intensificazione sul Pacifico centrale secondo uno schema da La Niña Modoki, una variante de La Niña classica. La Niña arriva nel periodo di picco della stagione degli uragani atlantici.El Niño e La Niña sono due eventi climatici che hanno caratteristiche opposte. Prendono origine dalle variazioni di pressione e temperatura sull'Oceano Pacifico. Senza entrare nella loro formazione possiamo dire che questi eventi sono uno dei meccanismi di scambio di calore tra oceano ed atmosfera. In pratica servono a 'regolare' il clima. El Niño è caratterizzato da un accumulo di acqua calda sul pacifico centro orientale. La fase opposta è invece La Niña. Sono eventi ciclici che possono persistere rispettivamente per 9-12 mesi nella fase calda e per 1-3 anni nella fase fredda. Essi hanno un impatto sul clima e sull'ambiente in particolare sulle zone più prossime al Pacifico


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