21 maggio 2022
ore 10:30
di Carlo Migliore
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 Per tutti

CLIMA ESTREMO SULL'EUROPA CENTRO OCCIDENTALE TRA CALDO ANOMALO E VIOLENTI TEMPORALI CON TORNADO - Quello di venerdì 20 maggio è un evento che resterà negli annali della meteorologia europea per il mese di maggio. Da un lato per le altissime temperature raggiunte soprattutto in Spagna ma non solo e dall'altro per la violenta ondata di maltempo che proprio a causa delle alte temperature ha trovato energia sufficiente per portare fenomeni estremi come i tornado a latitudini davvero insolite.

CALDO ANOMALO, IN SPAGNA TOCCATI I 42°C - Temperature elevate nel mese di maggio sono certamente possibili in Spagna ma quella raggiunta da Siviglia sembra aver sfondato un record storico, per altro non molto lontano nel tempo, quello del maggio 2015 con un valore di ben 41°C raggiunti, gli fanno compagnia Cordoba sempre con 41°C e Andujar con ben 42°C. Altri record sono caduti sulla Francia, uno in particolare, quello della città di Strasburgo che ha raggiunto i 35°C mentre in Germania fanno storia i 33°C di Mundingen e i 32°C di Stoccarda e Monaco che seppur di poco battono i loro precedenti record di maggio.

TEMPORALI VIOLENTI, GRANDINE E TORNADO - I contrasti termici molto accesi a causa delle alte temperature raggiunte hanno dato vigore a un'intensa linea di temporali che ha attraversato parte della Francia, il Belgio, l'Olanda, il Lussemburgo, quasi tutta la Germania e la Repubblica Ceca. Oltre alle piogge intense e alle grandinate diffuse accompagnate da raffiche di vento che nella Repubblica Ceca hanno toccato picchi di 130km/h, lo sviluppo parossistico delle cellule temporalesche ha portato anche alla formazione di supercelle e di tornado. La zona colpita dal fenomeno atmosferico più violento per eccellenza e del tutto anomalo per quelle latitudini, è stata la Renania settentrionale- Westfalia nel settore compreso tra le città di Lippstadt e Paderborn, una striscia di una cinquantina di chilometri che è stata attraversata da uno o più tornado. Ingenti i danni per i tetti divelti, gli alberi abbattuti sulle auto e le piccole infrastrutture completamente distrutte. Numerosi i feriti almeno una quarantina con una diecina in prognosi riservata.



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