5 aprile 2022
ore 12:53
di Carlo Migliore
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 Per tutti

ORA O MAI PIU' - Anni di lavoro e di ricerca da parte di un team costituito da 278 scienziati provenienti da 65 paesi diversi per valutare l'impatto del cambiamento climatico sulla popolazione mondiale e come contrastarlo. Questo è l'IPCC acronimo di Intergovernmental Panel on Climate Change che in questi giorni ha concluso il terzo e ultimo capitolo del 6° rapporto dedicato a come intervenire per ridurre gli effetti del riscaldamento globale. Precedentemente erano state trattate le evidenze scientifiche e l'adattamento. Questo 6° rapporto segue quello pubblicato tra il 2014 e il 2015 che mirava a dare alla comunità internazionale gli strumenti necessari per adottare l'Accordo di Parigi, il primo e unico trattato internazionale sui cambiamenti climatici. 

COSA FARE - La crisi climatica rimane la sfida più grande e urgente che dobbiamo affrontare e non c'è rimasto molto tempo, entro il 2025 la curva delle emissioni dovrà calare, e anche vistosamente perché non oltre il 2030 dovremo raggiungere un livello di emissioni ridotto del 43% rispetto a quello del 2010 ed entro il 2050 un livello di emissioni pari a zero. Unica condizione se vogliamo contenere l'aumento della temperatura globale di 1.5°C, se invece puntiamo ai 2°C di aumento la forbice di riduzione delle emissioni si allunga al 2070 ma secondo la comunità scientifica un aumento di 2°C della temperatura globale potrebbe avere già conseguenze devastanti per la sopravvivenza della specie umana.

LA SITUAZIONE ATTUALE - Al momento le emissioni sono aumentate, del 14% rispetto agli anni passati e questo aumento è giustificabile con un effetto rimbalzo dopo i due anni di pandemia. Un fatto positivo comunque c'è, dal 2010 a oggi, il costo delle energie rinnovabili, quindi dell'energia solare, eolica e delle batterie in grado di stoccarle è calato tantissimo, di una percentuale compresa tra il 55 e l'85 per cento. Molti stati ne stanno approfittato adottando leggi e politiche volte allo sviluppo delle rinnovabili, al miglioramento dell'efficienza energetica, tagliando le emissioni e dimostrando che il cambiamento è possibile. Altri invece sono bloccati nello scenario definito business as usual che tradotto significa, continuare a fare quello che si è fatto fino ad ora.


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