28 luglio 2021
ore 14:45
di Gaetano Genovese
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 Per tutti

ESTATE 2021 DEGLI ESTREMI METEO - Al giro di boa dell'estate 2021, analizzando in maniera approfondita gli scenari meteorologici paventati dai principali modelli di previsione del tempo, per le prossime settimane, si può già affermare che l'estate 2021 sul comparto Euro-Mediterraneo, verrà ricordata come quella degli eventi meteorologici intensi. Con buona probabilità, in regime di cambiamento climatico, dovremmo forse pensare di iniziare a convivere con tali condizioni meteorologiche e cercare strategie di mitigazione ed adattamento dei rischi a cui giornalmente ci esponiamo. Le drammatiche alluvioni tra Germania, Belgio ed Olanda che hanno comportato la perdita di tantissime vite umane, le pesanti esondazioni dovute ad imponenti sistemi temporaleschi sparsi qua e la in giro per l'Europa e sul Nord Italia, le grandinate da record in Pianura Padana ed Europa orientale, il caldo intenso e prolungato con afa alle stelle sui Paesi mediterranei tra Centro-Sud Italia, Spagna, Grecia e Balcani e l'elenco potrebbe continuare, se solo allargassimo l'orizzonte a tutto ciò che sta succedendo nel solo emisfero boreale, sono le avvisaglie di quello che sarà il clima del prossimo futuro

DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA - Una delle cause dei fenomeni meteo su menzionati, va ricercata nella disposizione dei principali soggetti sinottici (i campi di alta e bassa pressione), sullo scacchiere Euro-Mediterraneo. L'azione congiunta da una parte del persistente campo di bassa pressione sull'Europa occidentale, dall'altra di una continua pulsazione del campo di alta pressione sub-tropicale verso il Mediterraneo centro-orientale, ha determinato la formazione di una "zona di confine", dove piogge e temporali hanno caratterizzato il tempo per intere settimane, ubicata proprio tra Europa occidentale e la regione alpina.  Le nette differenze termo-igrometriche (temperatura ed umidità) tra le due masse d'aria sono state il "carburante" per la formazione delle strutture temporalesche, sfociate poi in eventi alluvionali e la persistenza delle "zone perturbate" sulle medesime aree, ha praticamente quasi annullato la bella stagione su diverse nazioni del centro-occidentali dell' Europa, mentre sulle regioni mediterranee e quelle del nord-est Europa la persistenza dell'alta pressione sta decretando una delle estati più calde degli ultimi anni. 


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