Meteo. Il caldo africano di Giugno e l'assenza dell'anticiclone delle Azzorre. Ecco perchè
E' uno scenario che caratterizza spesso le estati anni 2000.
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Giugno 2019 fino a questo momento si presenta piuttosto caldo sull'Europa centro orientale e meridionale. In pratica si ribalta il quadro del mese precedente, un Maggio sotto media termica e anche piovoso per la nostra Penisola. Masse d'aria calda di estrazione sub tropicale riaffiora verso l'Europa portando così un clima molto caldo per diverse Nazioni.
Due considerazioni. La prima, a più ampio raggio, è relativa a movimenti corposi di masse d'aria calda e fredda attraverso saccature e promontori piuttosto pronunciati. Una siffatta situazione può determinare condizioni meteo diametralmente opposte in maniera simultanea in varie parti dell'emisfero: maltempo ed un clima fresco nelle saccature, caldo e clima secco nel promontorio. Questo tipo di situazione sembra essere ricorrente negli ultimi anni. La seconda è che è difficile trovare un'ondata di caldo così persistente nel mese di Giugno e ancor più nella prima parte del mese. Ancora una volta è l'anticiclone africano a dominare.
Per l'anticiclone delle Azzorre non c'è posto con un forte anticiclone sulla Groenlandia e con un canale di bassa pressione che si getta sull'Africa sahariana. Proprio questo tipo di circolazione può contribuire all'aumento della fusione del ghiaccio groenlandese. E' una situazione canonica, da NAO negativa, per le ondate di caldo che caratterizzano spesso le estati anni 2000 tra Italia ed Europa orientale. Le temperature estive hanno subito un aumento dagli anni '90 in Italia, dopo un periodo fresco registrato tra gli anni '60 ed '80. Nel nuovo millennio le temperature medie estive sono state più calde di almeno 1 grado rispetto al trentennio precedente con il Mediterraneo che ha un tasso di crescita termico maggiore rispetto al resto d'Europa secondo l'Amplificazione Mediterranea