20 settembre 2020
ore 12:54
di Lorenzo Badellino
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 Per tutti
Ciò che resta dell'uragano mediterraneo che ha coinvolto la Grecia e si sposta verso Libia ed Egitto
Ciò che resta dell'uragano mediterraneo che ha coinvolto la Grecia e si sposta verso Libia ed Egitto

Sta abbandonando lo scacchiere europeo il ciclone mediterraneo, detto anche Ianos, che in settimana ha interessato lo Ionio e la Grecia con la forza di un uragano. I suoi effetti si avvertono ancora sul settore orientale di Creta, dove nel corso di domenica si attardano gli ultimi rovesci, ma il cuore dell'ormai ex sistema tropicale si trova nel mezzo del Mar Libico e si dirige verso sudest puntando proprio le coste mediterranee della Libia e addirittura quelle dell'Egitto.

Non avrà lunga vita, poiché è destinato a perdere ulteriore energia nelle prossime ore e quando raggiungerà le sponde mediterranee del Nord Africa si presenterà come una perturbazione piuttosto debole che lunedì scaricherà giusto qualche temporale soprattutto sull'Egitto nordoccidentale, accompagnato però da raffiche di vento settentrionali ancora tese.

Intanto il sistema tropicale, quando aveva ancora la forza di uragano, ha provocato ingenti danni sulla Grecia occidentale e in particolare sulle Isole ioniche, dove tra giovedì e venerdì si sono avuti venti a oltre a 120km/h e mareggiate con onde alte fino a 8 metri che hanno devastato le coste. Sono andati distrutti porti, ormeggi e molte barche anche di grandi dimensioni sono state scaraventate sulla terra ferma. Piogge alluvionali hanno coinvolto gran parte della Grecia con picchi fino a 350mm e conseguenti frane e inondazioni. Le ultime notizie parlano di due vittime e di un disperso nella regione della Tessaglia, nella Grecia centrale.


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