1 maggio 2020
ore 6:00
di Francesco Nucera
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1 minuto, 32 secondi
 Per esperti

Il vortice polare stratosferico è entrato nell'ultima tappa finale che lo porterà ad essere sostituito da un anticiclone polare. La stratosfera entrerà dunque in modalità estiva ed il vortice polare tornerà così nel prossimo autunno. La caratteristica di questa stagione è stata la forza e compattezza del vortice polare stratosferico per tutto l'inverno, condizioni che hanno portato anche ad un raro quanto esteso buco dell'ozono artico. Il segno del cambiamento viene dai venti a 10 hPa  (siamo in stratosfera) che tendono ad invertire il verso di marcia; spireranno da est verso ovest per tutto il semestre estivo. Il Final warming è un fenomeno noto che avviene tutti gli anni, quest'anno di tipo tardivo dal momento che avviene 14 giorni dopo il 15 aprile, la data in cui statisticamente c'è una maggior frequenza di casi.

Gli effetti sulla circolazione delle medie latitudini, dunque sul tempo meteorologico, sono variabili e dipendono dal tipo di Final Warming.Quelli più incisivi sono i dinamici, ovvero quelli in cui i riscaldamenti stratosferici finali sono 'aiutati' dalla troposfera. Come in questo caso. Vediamo l'evoluzione:

1) la troposfera, attraverso una disposizione favorevole dei centri motori del tempo a larga scala, trasporta calore verso la stratosfera.

2) Il vortice polare stratosferico ne risente e si indebolisce



3) La stratosfera 'rimanda' il segnale verso la troposfera che di conseguenza ne risulta influenzata. Per il momento ci fermiamo al secondo punto. Sulle conseguenze ci aggiorneremo perchè son eventi di non facile lettura.


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