Meteo. Il VORTICE POLARE e le prospettive per DICEMBRE, approfondiamo
Facciamo il punto della situazione con possibili prospettive.
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Ci sono alcuni segnali precursori di cambiamento che se confermati potrebbero porre le basi per un indebolimento del VORTICE POLARE troposferico nel corso del mese di dicembre con tempo dinamico e ondate di maltempo sull'Europa meridionale. Dal continente asiatico è prevista l'uscita di un forte jet stream per la fine di novembre. Il principio dinamico di questa accelerazione del flusso portante in quota è legato ad una coppia di pressione che si verrà a creare lungo la catena dell'Himalaya con una bassa ad ovest ed un'alta ad est. La coppia di pressione che si genera si oppone alla rotazione terrestre. Per conservazione del momento angolare la perdita di momento viene acquisita dall'atmosfera che invece accelera. In meteorologia quanto detto si chiama East Asian Mountain Torque Positivo (EAMT+). Nel caso di pressioni opposte avremmo l'effetto contrario.
Il forte jet nel suo movimento è previsto amplificarsi contribuendo ad una netta risalita del PNA (Pacific/North American- una teleleconnesione tra il Pacifico e l'America settentrionale) su valori positivi insoliti.
Questo causerà un pattern sul nord America più vicino a El Nino che a La Nina. Con un jet stream così attivo tra fine novembre e inizio dicembre c'è la possibilità di sviluppo di una circolazione ciclonica intensa sugli Stati Uniti centro orientali. Sull'America occidentale è invece atteso un poderoso anticiclone e temperature ben al di sopra della media secondo un forte dipolo di pressione.
In concomitanza un nucleo del vortice polare si sposterà verso il Mar di Siberia (vedi immagine iniziale). Questo consentirà alla pressione di poter aumentare sul Nord Atlantico rendendo il vortice polare troposferico più instabile. Un calo della Nao sarebbe la conseguenza.
Primi cambiamenti in Europa a fine novembre. Secondo la probabilità dei regimi, dopo l'attuale schema da NAO positiva si passerebbe ad una situazione più bloccata tra fine novembre ed inizio dicembre stante l'aumento della pressione sulla Scandinavia.
Questo deriva da un primo treno di onde di Rossby dal Pacifico che comporta un maggiore vivacità delle onde sul settore euro atlantico come evidenziano anche le anomalie di geopotenziale a 500 hPa. Questa ipotesi di scenario viene ben descritta dal meteorologo Luca Pace sulla tendenza a lungo termine
Un primo cambiamento del tempo è dunque atteso a fine novembre su diverse Nazioni d'Europa, Italia compresa.
In stratosfera il vortice polare rimane piuttosto forte e freddo stante la mancanza di forzature troposferiche. Tuttavia il blocco sugli Urali in seconda decade e la bassa pressione centrata grosso modo sulla linea di cambiamento data sul Pacifico potrebbero generare una ripresa dei flussi di calore verso la stratosfera e spostare l'asse del vortice stratosferico fuori dal suo asse per indebolirlo nella seconda decade di dicembre.
Questa dinamica dovrebbe opporsi così al 'deleterio' tentativo di coupling stratosfera-troposfera. Secondo il modello Ecmwf le velocità zonali a 10 hPa sono attese in calo.
TENDENZA METEO INVERNO 2020-21