Meteo. L'Estate, il regime di persistenza ed il riscaldamento globale
Approfondimento per i più esperti.
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ESTATE CALDA E SECCA PER DIVERSE NAZIONI - E' un'altra stagione estiva decisamente calda per l'Europa, prosegue dunque il trend anni 2000 con temperature decisamente sopra media per il Vecchio Continente. E' come se l'Europa si fosse abbassata di latitudine tanto che le temperature che di norma si raggiungono a Roma spesso si registrano Oltralpe.
E' un'estate molto calda per le Nazioni centro settentrionali laddove si contano numerosi record di caldo battuti sulla Penisola Scandinava. Paradossalmente, Spagna e Portogallo appena uscite da una forte ondata di calore vivono un' estate tutto sommato accettabile nel suo complesso. Per l'Italia seppur la percezione faccia intendere tutt'altro, le anomalie termiche ci mostrano come il mese di Luglio non appartenga a quelle annate estive insopportabili.
ESTATE DOMINATA DAL BLOCCO - Questa stagione ha visto una situazione
di blocco dominare largamente l'Europa con un clima secco a nord, più
umido e piovoso a sud. L'altra situazione di caldo viene dal
trasporto di masse d'aria calda dal Magreb, la stessa che ha portato
le temperature verso i 48°C sul Portogallo. Il primo regime domina
sul secondo.
COSA E' IL BLOCCO - Col termine di blocco si intende la
condizione in cui i centri motori del tempo si fermano per diverso
tempo nei medesimi luoghi. Le Nazioni sotto l'anticiclone vivono
situazioni secche e con temperature sopra media anche per molto tempo, diversamente le
altre. Il blocco può anche sfociare in regimi di persistenza e
creare situazioni anomale. E' accaduto nel passato, accade anche oggi.
IL BLOCCO ED IL RISCALDAMENTO GLOBALE - Il problema della scienza è capire che
effetti hanno i cambiamenti climatici su tali regimi di persistenza.
La risposta non è proprio così scontata per quanto riguarda il
contributo del riscaldamento globale sui blocchi, la cui frequenza
sembra essere guidata dalla normale variabilità climatica (
Woollings, Barriopedro et al, 2018). Questo deriva anche dalla bassa
qualità di simulazione dei blocchi da parte dei modelli climatici e
meteorologici. Nonostante ciò il contributo termodinamico è
importante a causa del cambiamento della temperature media tanto che
quando i blocchi si verificano fa più caldo di una volta.