Meteo. L'estate e l'anticiclone delle Azzorre, cosa è cambiato negli anni
L'anticiclone delle Azzorre è una figura cardine del clima in Europa; nel periodo estivo, durante gli anni 2000, ha lasciato maggiormente spazio all'arrivo dell'anticiclone africano; le estati targate anni 2000 sono così diventate infatti più calde del trentennio precedente dal momento che è aumentata la frequenza delle ondate di calore. Nel nuovo millennio le temperature medie sono state più calde di almeno 1°C rispetto al trentennio precedente. Questa situazione è dovuta ad un cambio di circolazione nel settore euro atlantico (Summer NAO negativa) con il caldo che si è concentrato tra Mediterraneo e Balcani. Il global warming si amplifica in estate tra Mediterraneo e medio oriente con un tasso di crescita di +0,45°C dagli anni 70, il doppio a livello globale. La differenza di geopotenziale tra le estati 70-90 e quelle degli anni 2000 mostra il cambio di scenario con il geopotenziale che è aumentato su tutta l'Europa meridionale, ma in particolare sull'Europa orientale, mentre nel contempo è diminuito in Atlantico. Questa situazione comporta la risalita dell'anticiclone africano sul Mediterraneo.
L'estate 2020 dovrebbe risultare sopra media termica; tuttavia non apparterrebbe a quelle molto calde. Essa infatti sarebbe 'modulata' da una buona attività dell'anticiclone delle Azzorre mentre nel contempo risulterebbe piuttosto tesa la corrente occidentale sul Nord atlantico. Questa situazione dovrebbe attenuare quelle prolungate situazioni di blocco che in estate hanno causato prolungate ondate di calore sul Mediterraneo. Caldo si ma con break rinfrescanti quanto meno al Nord.
Il tipo di circolazione dovrebbe sfavorire ancora la Siberia che vive un lungo periodo anomalo decisamente sopra media termica.
