7 marzo 2017
ore 11:35
di Francesco Nucera
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 Per tutti

Una seconda 'tempesta' di vento nel giro di 10 giorni scuote la Francia. Dopo Doris del 25 Febbraio ecco ora una seconda che porta la ventilazione a raggiungere i 190 km/h. Si tratta di vortici piuttosto vigorosi che in letteratura vanno sotto il nome di 'ciclogenesi esplosive' per la rapidità con cui si approfondiscono. La particolarità di tali depressione è il vento non solo legato alla differenza di pressione ma anche a quanto velocemente si formano. Spesso si è potuto notare come tali circolazioni di vorticità siano associate a raffiche tipiche da uragano. Si tratta di un particolare vento che nasce all'interno di queste particolari depressioni. Tale vento, scendendo dalle alte quote accelera e raggiungendo il suolo può avere effetti devastanti. Si definisce STING JET. Dal momento che è un fenomeno che si sviluppa su scale spaziali ridotte i modelli meteorologici faticano a prevederlo.

Posizione dello sting jet nelle ciclogenesi esplosive
Posizione dello sting jet nelle ciclogenesi esplosive

Il termine 'sting' in inglese vuol dire aculeo, come quello che hanno gli scorpioni. In effetti nel satellite nel campo del visibile si evidenzia tale particolarità della coda nella nuvolosità.

'aculeo' nel campo del visibile, indizio dello Sting Jet
'aculeo' nel campo del visibile, indizio dello Sting Jet


Il minimo al suolo del vortice andrà attenuandosi mentre quello in quota entrando sull'Italia va a a generare un secondo minimo sottovento le Alpi ed in rapido spostamento verso l'Adriatico; quest'ultimo sarà responsabile della fase di maltempo in Italia tra martedì e mercoledì. Le prime battute della Primavera meteorologica iniziano piuttosto turbolente sull'Europa occidentale, un quadro diverso rispetto all'inverno dominato in gran parte dall'anticiclone e da un clima piuttosto secco.



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