Meteo. Marzo secco in Europa con anticiclone da record. Effetti del Final Warming
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Marzo, primo mese della primavera,
scivola via con un clima secco in Europa; davvero estesa l'anomalia
negativa delle precipitazioni che interessa gran parte del
Continente, se si eccettua la Spagna e l'Egeo. Colpa di un vasto
anticiclone che nei giorni scorsi ha posizionato i suoi massimi da
record tra Danimarca e Scandinavia; la pressione al suolo ha
raggiunto il valore di 1052 hPa in Danimarca, un valore mai misurato in marzo.
Marzo tuttavia si presenta piuttosto freddo per molte Nazioni, specie centro orientali; notevole è poi il sotto media termico tra Balcani meridionali, Grecia e Turchia per via di ripetuti affondi di aria artica.
L'inverno astronomico nel complesso è dominato da una bolla anticiclonica che ha messo radici proprio nel cuore dell'Europa. Questa anomalia ha portato poche piogge su diverse Nazioni. In Italia, in particolare, secondo il meteorologo Andrea Colombo, sono le regioni del centro nord che risentono maggiormente del lungo periodo siccitoso.
Un cambio di circolazione è atteso nei prossimi giorni. L'alta pressione, come mostrano i cluster del modello Ecmwf sposterà i suoi massimi dalla Scandinavia verso il nord Atlantico e la Groenlandia. Di contro un brusco cambiamento attenderà il Centro Nord Europa per fine mese che sarà interessato da una discesa di aria fredda di natura artica. Il fronte polare tenderà così ad abbassarsi, la Nao tornerà in territorio negativo, l'ultima volta fu a dicembre.
Questa variazione di circolazione è supportato dall'indebolimento del vortice polare e dalla Madden julian oscillation in movimento sul Continente marittimo (fase 4) favorendo anticicloni posizionati a latitudini settentrionali. Non è del tutto scontato che tale dinamica possa aprire al ritorno delle piogge in Italia, i modelli numerici stanno ancora risolvendo i possibili effetti, tra cui quello del Final warming che potrebbero essere più attenuati.