25 settembre 2020
ore 6:40
di Lorenzo Badellino
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2 minuti, 9 secondi
 Per tutti

SITUAZIONE. L'intensa perturbazione che agirà sull'Italia tra giovedì e il weekend, alimentata da aria piuttosto fredda per il periodo in arrivo dalla Groenlandia, non porterà solamente fenomeni intensi su gran parte delle nostre regioni, ma anche un brusco calo delle temperature, con la prima neve stagionale attesa sulle Alpi, oltre a tratti dell'Appennino.

VENERDÌ IRROMPE IL FRONTE FREDDO - Nel corso della giornata di venerdì la massa d'aria di origine artica si addosserà all'arco alpino, facendo il suo ingresso sulle regioni centro-settentrionali tra il pomeriggio e la sera. I maggiori effetti si avranno al Nord, con la traiettoria dell'ingresso frontale che porterà precipitazioni più intense nel corso della giornata sui rilievi alpini di Lombardia e Triveneto, mentre su Piemonte e Valle d'Aosta i fenomeni tenderanno a concentrarsi prevalentemente sui settori alpini confinali.
Con l'ingresso frontale la quota neve calerà sensibilmente, attestandosi tra pomeriggio e sera attorno ai 1200-1400 metri, localmente più in basso sui confini retici. Entro sera quota neve in brusco calo (1300/1500) anche sulle Dolomiti venete e sulla Carnia.
Il passaggio frontale farà sentire i suoi effetti anche sulle regioni centrali, anche qui con un deciso calo delle temperature e con i primi fiocchi di neve che potrebbero scendere fin verso i 1800/2000 metri sull'Appennino centrale, specie sui Sibillini.

TRA SABATO E DOMENICA OCCASIONI PER NUOVE NEVICATE, ANCHE IN APPENNINO - Tra sabato e domenica al Nord dovremmo avere condizioni di tempo nel complesso più asciutto per la prevalenza di intense correnti settentrionali, tuttavia ci attendiamo nuove precipitazioni sui settori confinali, con nevicate soprattutto nelle primissime ore di sabato sulla Valle d'Aosta dai 1100-1300 metri. Spiccata variabilità lungo l'Appennino centro-meridionale con qualche spruzzata di neve dai 1800m tra Marche, Umbria e Abruzzo.

Domenica, l'ingresso di un secondo impulso da ovest determinerà un'intensificazione dell'instabilità lungo la dorsale appenninica, con l'aria fredda in gioco che potrà favorire nevicate dai 1300/1700m sulla dorsale centrale, fino a 900/1200m su quella emiliana. Contemporaneamente un nuovo potrà raggiungere dalla Francia le Alpi occidentali determinando alcune nevicate sulle zone di confine franco-svizzere.


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