5 marzo 2020
ore 8:00
di Francesco Nucera
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1 minuto, 55 secondi
 Per esperti
ci sarà La Nina dopo l'estate?
ci sarà La Nina dopo l'estate?

Breve aggiornamento sul Pacifico tropicale; le previsioni dei modelli mostrano che le anomalie di temperatura oceanica oscillerebbero tra La Nina e condizioni neutre nel corso dell'autunno.

Nelle ultime settimane le anomalie delle temperature superficiali sul Pacifico centro orientali erano neutre seppur al di sopra della media. Questa condizione tipica di un El Nino Modoki deriva dall'azione degli intensi venti occidentali legati al passaggio dell'onda convettiva della Madden (West Wind Burst). La maggior parte delle previsioni dei modelli sono coerenti con le condizioni neutre ( assenza de El Nino e La Nina) durante la primavera con tendenza ad un ulteriore stemperamento delle anomalie positivi in estate. C'è da dire che durante il corso della primavera lo scenario in quel settore e per questo tipo di fenomeno climatico è difficile da prevedere; questo a causa della cosiddetta "barriera di primavera", ovvero quel particolare periodo dell'anno in cui l'attendibilità di tale previsione si abbassa. Tuttavia i modelli dinamici sembrerebbero andare versola Nina rispetto a quelli statistici che optano verso condizioni neutre.

modello IRI, previsioni in zona Enso
modello IRI, previsioni in zona Enso

Ad avvalorare l'ipotesi de La Nina nella seconda parte del 2020 ci sarebbe anche il precedente episodio del forte IOD (Indian Ocean Dipole). Il fenomeno, uno dei più intensi mai registrati, ha contribuito alla siccità e agli incendi catastrofi sull'Australia oltre alle inondazioni sull'Africa orientale. Secondo alcune ricerche, La Nina emergerebbe infatti 14 mesi dopo il picco dello IOD positivo.

El Nino e la Nina sono due eventi climatici che hanno caratteristiche opposte. Prendono origine dalle variazioni di pressione e temperatura sull'Oceano Pacifico. Senza entrare nella loro formazione possiamo dire che questi eventi sono uno dei meccanismi di scambio di calore tra oceano ed atmosfera. In pratica servono a 'regolare' il clima. El Nino è caratterizzato da un accumulo di acqua calda sul pacifico centro orientale. La fase opposta è invece La Nina. Sono eventi ciclici che possono persistere rispettivamente per 9-12 mesi nella fase calda e per 1-3 anni nella fase fredda. Essi hanno un impatto sul clima e sull'ambiente specie sulle zone più prossime al Pacifico.  La Nina ad esempio potrebbe contribuire ad avere una prossima stagione degli uragani atlantici sopra media.


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