16 giugno 2022
ore 23:45
di Federico Brescia
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Meteo, siccità al Nord, la situazione si aggrava
Meteo, siccità al Nord, la situazione si aggrava

La siccità continua ad essere il problema principale al Nord Italia. Le criticità collegate alla manca d'acqua iniziano ad essere molte e si comincia a pensare al razionamento dell'acqua. Alcune aziende aderenti a Utilitalia, l'associazione che riunisce i gestori degli acquedotti, ha richiesto lo stop dell'erogazione dell'acqua potabile nelle ore notturne in 125 comuni della valle del Po. Di questi 125 comuni, 100 sono in Piemonte e 25 nella provincia di Bergamo. Per il fiume più lungo d'Italia si tratta della peggiore secca degli ultimi 70 anni.

La neve sui rilievi alpini è ormai assente, anche perchè l'inverno è stato poco freddo e nevoso, pertanto le riserve d'acqua sono ormai in esaurimento e la situazione nei prossimi mesi potrà solo che peggiorare a causa dell'aumento di richiesta d'acqua per usi agricoli e industriali. Ricordiamo che siamo solo al 16 giugno e l'estate astronomica deve ancora iniziare. In alcune zone dell'Italia settentrionale non piove da 110 giorni e sono già in azione le autobotti, come riferisce Meuccio Berselli, segretario generale dell'Autorità distrettuale del Fiume Po.

Non è solo il Po ad essere in condizioni di siccità grave, anche l'Adige preoccupa, con una portata inferiore del 60% rispetto a quella stagionale. A conferma di ciò nelle province di Rovigo e Ferrara sono stati attivati impianti per "pescare" l'acqua dalle falde più profonde.

L'agricoltura è il settore esposto ai danni maggiori: secondo la Cia (Confederazione italiana agricoltori) si prevede una riduzione della produzione ortofrutticola nella Pianura Padana del 30-40%, con punte ancora peggiori per i cereali, fino al 50 per il mais e la soia. La Confagri del Piemonte ha chiesto che venga attivato lo stato di calamità naturale. Insomma, la situazione è molto delicata e lo stato di siccità riguarda anche le regioni del Centro, in particolare la Toscana e il Lazio. C'è anche uno spiraglio di ottimismo però da parte dell'autorità del bacino del Piave che chiarisce che i laghi alpini al momento sono pieni all'80%.

Dando uno sguardo al meteo sicuramente non si può essere invece ottimisti, la stagione estiva è partita più in forma che mai e prima del previsto, prolungando e aggravando un periodo siccitoso che va avanti dall'inizio del 2022. Stiamo vivendo una fase di caldo intenso e guarda caso la zona più colpita è ancora il Nord-Ovest. Ci aspettiamo un weekend con temperature elevate, punte di 35-36°C in pianura, per l'ennesima rimonta dell'anticiclone africano. Una parentesi più instabile, con qualche pioggia e temporale, è prevista fare la sua comparsa settimana prossima, ma potrebbe trattarsi proprio di una comparsa che non risolverebbe nessun problema. 


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