28 gennaio 2022
ore 8:38
di Francesco Nucera
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 Per esperti
vortice polare stratosferico
vortice polare stratosferico

Il vortice polare stratosferico sta ora raggiungendo temperature molto basse al suo interno. Gran parte della stagione invernale è stata caratterizzata da valori più bassi della media ma in questo periodo si stanno toccando valori molto insoliti soprattutto tra 30 e 50 hPa

temperature a 30 hPa secondo JMA
temperature a 30 hPa secondo JMA

Questa situazione è dettata dalle onde planetarie che, con una bassa attività, hanno comportato un minor trasferimento di calore in stratosfera con conseguente raffreddamento.

C'è da dire che la stratosfera si è raffreddata mediamente negli ultimi 20 anni rispetto al precedente periodo in concomitanza di un riscaldamento troposferico.

stratosfera più fredda negli anni 2000
stratosfera più fredda negli anni 2000

Il vortice si presenta anche piuttosto forte, in avvio di febbraio le velocità a 10hPa sarebbero da record per il periodo.

velocità a 10 hPa secondo Ecmwf
velocità a 10 hPa secondo Ecmwf

Nei prossimi giorni il vortice stratosferico tenderà ad allungarsi verso il Canada e il Nord degli USA. Le temperature subiranno un tracollo anche in troposfera dove le previsioni numeriche mostrano valori anche di -50°C a 5000m ad inizio febbraio, fino a -35°C a 1500m circa sull'America settentrionale. L'aria gelida entro la saccatura artica si porterà verso il Texas fino a sfociare sul Golfo del Messico.

regimi previsti da Ecmwf
regimi previsti da Ecmwf

Nel frattempo la gelida stratosfera, attraverso degli impulsi di vorticità. andrà ad influire sulla circolazione delle medie latitudini, in particolare sul settore euro atlantico che è più sensibile all'andamento della NAO. Si può ipotizzare che la circolazione sia mediamente zonale nel mese di febbraio con una maggiore presenza dell'anticiclone sull'Europa meridionale. Questo viene visto dalla media dei regimi di Ecmwf con una NAO positiva prevalente nel corso di febbraio, quindi meno possibilità di ondate di freddo.

I modelli numerici mostrano dei passaggi perturbati in avvio di febbraio anche per il Nord Italia che sta attraversando un periodo piuttosto secco.  C'è da dire che evoluzioni caratterizzate da una maggiore zonalità non escludono delle finestre dinamiche.


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