Meteo - Stratosfera fredda e intenso vortice polare. Conferme ed evoluzione

La media e bassa stratosfera si presenta molto fredda per il periodo, secondo le previsioni le temperature sono destinate ad abbassarsi ulteriormente. Questo a conferma di quanto detto nei giorni scorsi.

Questo è anche anche indice di un vortice polare stratosferico forte come mostrano le velocità zonali a 10 hPa di Ecmwf sopra la media nelle prossime settimane.

Le velocità zonali sono molto più intense invece nella bassa stratosfera.
Non siamo per il momento come il 2020 quando la stratosfera era decisamente incisiva sulla circolazione delle medie latitudini; tuttavia il modello
GFS mostra la tendenza ad un 'accoppiamento' stratosfera-troposfera più convinto nelle prossime settimane in particolare sul Nord Atlantico. Gli impatti in termini di
anomalie di pressioni e temperature, nel caso fosse confermato questo scenario, potrebbero dunque perdurare. Questo vuol dire avere una maggiore
probabilità di avere anticicloni sull'Europa meridionale con il treno delle perturbazioni a scorrere a latitudini oltralpe con venti tempestosi. In pratica ci sarebbe una minor possibilità di aver ondate di freddo, al limite sarebbero veloci e al seguito di veloci perturbazioni con effetti marginali in Italia.

Proprio questa situazione ha delle ripercussioni sull'ozono polare stratosferico con valori molto bassi. Nella stratosfera artica, dove le temperature in media sono più alte rispetto all'Antartide, c'è una ampia variabilità meteorologica e le condizioni variano molto da un anno all'altro. Pertanto, alcuni inverni artici non subiscono quasi alcuna perdita di ozono, mentre le 'fredde' temperature stratosferiche nell'Artico che durano oltre la notte polare possono occasionalmente portare a una sostanziale perdita di ozono. Nella primavera 2020 un simil andamento comportò un raro buco dell'ozono stratosferico artico.

In troposfera la circolazione media prevista dai modelli risponde all'influenza della stratosfera con geopotenziali a 500 hPa positivi segno di anticicloni invadenti in Europa nella settimana 14-20 febbraio

ma anche in quella successiva, dunque poche precipitazioni.

La frequenza dei regimi circolatori di Ecmwf mostra infatti una prevalenza di NAO positiva (blu). Si nota anche una fase intermedia verso metà mese tra regime di blocco e un regime che non risponde alla variabilità canonica (no regime, in grigio), in questo periodo potremmo trovarci qualche fase meteo più dinamica ma che è poi contemplata nei lunghi periodi condizionati dalla stratosfera.
