28 ottobre 2020
ore 12:20
di Lorenzo Badellino
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 Per tutti
Immagine di archivio
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Mentre alle medio-basse latitudini europee inizia a rinforzare un campo di alta pressione con il tempo che tende a stabilizzarsi, l'Europa settentrionale sta diventando sede di profonde circolazione depressionarie che iniziano ad assumere carattere di tempesta, complici anche gli ex sistemi tropicali atlantici che dagli USA stanno raggiungendo i confini occidentali del nostro Continente. Ne è la dimostrazione l'ex uragano Epsilon, il 26° sistema tropicale della stagione in Atlantico, ormai giunto in prossimità dello specchio d'acqua che divide Islanda e Isole britanniche.

Si tratta ora di una tempesta atlantica che già provocando venti burrascosi sul Regno Unito e sul Mare del Nord, con raffiche che superano i 100km/h sulle Highlands scozzesi, poco inferiori sulle coste irlandesi dove sono in corso mareggiate. Le piogge legate alla perturbazione che si snoda dal centro della tempesta interessano soprattutto i versanti occidentali britannici, mentre l'aria fredda di origine groenlandese che alimenta il ciclone provoca un abbassamento delle temperature sul Regno Unito, tanto che nevica a quote medio-basse sulle Highlands, dove sono in corso vere e proprie bufere.

Immagine satellite di mercoledì
Immagine satellite di mercoledì

Passata Epsilon una nuova perturbazione piuttosto intensa transiterà di nuovo sul Regno Unito giovedì. Sarà caratterizzata da piogge di breve durata ma di intensità forte che non risparmieranno alcuna zona ed accompagnate da venti sudoccidentali sempre molto sostenuti, anche superiori ai 100km/h e responsabili di altre mareggiate sulle coste esposte.

Breve pausa venerdì e per il weekend sembrerebbe in gestazione l'ennesimo vortice ciclonico sul comparto britannico, con venti tempestosi, burrasche ed un nuovo carico di piogge.


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