1 aprile 2020
ore 9:30
di Carlo Migliore
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2 minuti, 57 secondi
 Per tutti

Situazione: L'irruzione di aria artica dalla Norvegia entra nel vivo sull'Italia. Nel corso delle prossime ore le temperature sono destinata a diminuire sensibilmente soprattutto nei valori minimi della notte con il rischio che su diverse zone del Centro Nord e in parte anche del Sud tornino a verificarsi delle gelate  tardive e non solo in collina ma anche in pianura. Particolarmente esposta sarà la Val padana e le valli della Toscana ma anche le valli umbre e laziali, localmente gelate potranno aversi anche in Campania ma difficilmente in pianura. 

Purtroppo con le colture già in pieno germoglio e con gli alberi da frutto tutti in fiore questo costituirà un ulteriore problema, c'è infatti il rischio che le gemme meno resistenti al freddo possano bruciarsi e non svilupparsi come dovrebbero. Al primo posto ci sono sicuramente le Viti, che soffrono le temperature sottozero. Per ovviare a questo problema si adottano vari sistemi, esistono dei prodotti spruzzati sulle vigne che possono farle resistere a temperature vicine allo zero o leggermente inferiori senza mettere a particolare rischio i germogli più freschi. Ma il sistema più largamente usato è quello di accendere dei falò tra i filari che non consentano alle temperature di scendere troppo durante la notte. Questo è un sistema usato soprattutto per le gelate di Aprile e di inizio Maggio. 

Per quanto riguarda gli ortaggi e le verdure a foglia a soffrire particolarmente il freddo c'è ad esempio il Basilico che si pianta proprio nel mese di Marzo e in questi giorni è appena germogliato, il basilico non tollera temperature inferiori ai 5-10°C, figuriamoci il gelo. Ci sono poi gli Asparagi che come il basilico preferiscono temperature del terreno intorno 5-7°C. Le carote invece come anche le cipolle e l'aglio possono sopportare temperature anche leggermente sotto lo zero. Non può dirsi la stessa cosa dei cetrioli che sono sensibili già per temperature al di sotto dei 10°C e vicine allo zero rischiano di bruciare. A rischio anche la raccolta di alcuni legumi, come i Piselli che sviluppano baccello e frutti proprio tra marzo e aprile. Le lenticchie invece sopportano meglio il freddo ma sono sensibili agli sbalzi termici improvvisi. Vediamo le zone che potranno essere interessate da questi valori negativi considerando che i giorni clou saranno mercoledì, giovedì e venerdì nelle ore del primo mattino.

Temperature minime mercoledì (alba): Rischio gelate e brinate in Valpadana, nelle valli del Centro soprattutto Toscana, Umbria e Lazio e localmente al Sud tra Molise e Campania ma non in pianura solo in collina e nelle valli appenniniche.

Temperature minime giovedì (alba): Persiste il rischio di gelate e brinate in Valpadana soprattutto settori centrali e orientali, nelle valli toscane, umbre e laziali, occasionalmente tra Molise e Campania ma solo nelle zone interne appenniniche e collinari.

Temperature minime venerdì (alba): Si attenua il rischio di gelate, tuttavia non sono da escludersi seppur a livello locale e isolato sulla Valpadana centrale e nelle valli umbre e toscane.


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