2 settembre 2023
ore 8:11
di Francesco Nucera
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 Per tutti

L'uragano Idalia ha fatto landfall sugli USA come categoria 3. Ma la particolarità è che questo uragano entra nella lista di quelli che si sono rapidamente intensificati prima di toccare terra passando in 24 ore da categoria 1 a categoria 4. Per rapida intensificazione si intende che il vento massimo sostenuto aumenta di almeno 30 nodi in 24 ore. 

Sedici su venti uragani nel bacino dell' Atlantico, compreso il Golfo del Messico, si sono rapidamente intensificati nel periodo 2021-2022. Prendendo come riferimento il Golfo del Messico, nel periodo 2017-2023 sono state otto le tempeste che si sono rapidamente intensificate fino a raggiungere la categoria 4 (210 km/h) causando distruzione per almeno 500 miliardi di dollari e oltre 3mila vittime. Qui di seguito elenco delle tempeste 'major' che hanno dominato in questo periodo sul Golfo; con M gli eventi major che hanno impattato con la terraferma, a lato la rispettiva categoria. Fa riflettere come 5 di queste tempeste si siano intensificate rapidamente negli ultimi 5 anni.

Harvey 2017, M, 4

Michael 2018, M, 5

Irma 2017 M, 4

Delta 2020,

Laura 2020 M, 4

Zeta 2020 M,3

Ida 2021 M, 4

Ian 2022 M, 4

Idalia 2023 M, 3


Il periodo precedente più attivo è stato il 2004-2008, con 8 approdi di intensità pari o superiore alla categoria 2.

Ivan 2004 M, 3

Charley 2004, M, 3

Rita 2005, M, 3

Wilma 2005 M, 3

Dennis 2005 M,3

Katrina 2005 M, 3

Gustav 2008

Ike 2008, 

Il periodo 2009-2016 è stato invece scarsamente attivo.

L'impatto del riscaldamento globale sul numero degli uragani rimane oggetto di incertezza; tuttavia alcuni studi puntano sul fatto che il cambiamento climatico antropico possa incidere proprio attraverso la loro rapida intensificazione (Bhatia et al, Klotzbach et al

Il Golfo del Messico quest'anno è più caldo della media, un proseguimento del trend di lungo periodo che mostra una tendenza ad un rialzo termico di +0, 84°C/ 100 anni. Questo è in linea con la tendenza a lungo termine delle temperature degli oceani globali che si sono scaldati di quasi 1°C dall'epoca preindustriale. Il riscaldamento dell'Oceano sarebbe una combinazione di fattori naturali e dell'influenza antropica.

Gli uragani si formano in genere su acque molto calde da cui prelevano vapore ed energia. Il Global Warming crea le condizioni affinché l'acqua evapori più velocemente, ma questo vapore è energia che viene poi consumata dall'uragano. In un mondo più caldo aumenterebbe dunque l'efficienza di queste macchine termiche, efficienza che comporta una intensificazione del vento di oltre 50 km/h in 24 ore. L'incubo peggiore per gli abitanti soggetti a questi fenomeni è quello di andare a letto con l'arrivo di un categoria 2 e svegliarsi con l'allarme di un categoria 5. Gli uragani che si intensificano rapidamente sono infatti molto preoccupanti; possono facilmente cogliere alla sprovvista la popolazione delle aree costiere dando loro poco tempo per affrontare i problemi legati al loro impatto.


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