8 ottobre 2020
ore 7:40
di Francesco Nucera
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 Per tutti
uragano Delta landfall in Yucatan
uragano Delta landfall in Yucatan


L'URAGANO DELTA ha fatto landfall nella Penisola dello Yucatan in Messico alle 5.30 ore locali (12.30 in Italia) come categoria 2, con venti massimi oltre i 180 km/h. Sugli effetti ci torneremo con un'ampia cronaca. Le ultime osservazioni mostrano poco dopo l'impatto un uragano con venti massimi di 160 km/h ed una pressione nel suo centro di 975 hPa. Si sposta verso NO con una velocità di 25 km/h.


Delta adesso è previsto muoversi verso la Louisiana non prima di riacquistare potenza dalle calde acque del Golfo e in un ambiente con basso shear. Non si esclude che possa tornare ad essere un major. Secondo la media delle previsioni Delta dovrebbe dirigersi verso la Louisiana sudoccidentale entro venerdì, molto vicino ai luoghi del landfall dell'uragano Laura avvenuto poco più di un mese fa. È raro che una regione registri due landfall di uragani (categoria 3 o superiori) in un decennio, molto più raro se questo accade nel giro di poche settimane.

La rotta prevista dell'uragano Delta
La rotta prevista dell'uragano Delta

 Delta appartiene a quegli uragani sotto osservazione negli ultimi tempi come Laura, Michael e Harvey perchè possono essere una rappresentazione degli effetti del cambiamento climatico. Come per gli altri menzionati è davvero notevole infatti la rapidità di approfondimento di Delta tanto da esser passato da depressione tropicale a uragano cat 4 in poco più di 30 ore. Delta si è infatti rafforzato ad una velocità di circa 65 mph (miglia orarie) in 24 ore passando tra lunedì e martedì da categoria 1 a categoria 3 quando aveva raggiunto i 145 mph (233 km/h). In pratica è il tasso di intensificazione più veloce nei Caraibi dopo l'uragano Wilma nel 2005 (110 mph in 24 ore).

Seppur l'argomento sull'influenza delle acque piu' calde sui cicloni è piuttosto dibattuto, la temperatura delle acque superficiali  degli oceani sulla maggior parte dei bacini globali è aumentata di circa 0,25-0,5 ° C negli ultimi decenni principalmente a causa di un aumento della concentrazione dei gas serra. Le analisi indicano che come tempistiche i cicloni tropicali si intensificano negli ultimi decenni da 73 mph a 119 mph quasi 9 ore prima rispetto a 25 anni fa.

Come Wilma l'uragano Delta si è formato nello stesso periodo ma anche nella stessa zona dentro un'ampia circolazione di bassa pressione nei bassi strati definita Central American Gyre e che aiuta la genesi dei cicloni tropicali. Questa area è però sovrastata da un andamento anticiclonico in quota; in questo modo l'aria viene aspirata dal basso come una sorta di aspirapolvere e fluire poi lontano dal centro verso l'esterno provvedendo ad un sostentamento maggiore.


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