Meteo. Variazioni dell'anticiclone delle Azzorre e le estati in Europa
Vediamo come sono cambiate le estati.
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Le estati anni 2000 sono diventate più
calde del trentennio precedente. La frequenza delle ondate di calore
è aumentata per via delle masse d'aria calda che raggiungono più
facilmente il Mediterraneo. L'anticiclone delle Azzorre, una figura
cardine del clima in Europa, ha infatti lasciato più spazio
all'arrivo dell'anticiclone africano con ovvie conseguenze.
Queste sono le anomalie di pressione
nel periodo 1970-1990. Le pressioni maggiori sono in Atlantico
secondo uno schema barico che lascia intendere anche dei break instabili e
freschi di passaggio sul Mediterraneo. Le anomalie di temperatura mostrano per
l'Europa, in tal periodo, un lieve sotto media. Per questo motivo le estati si
mostrano spesso climaticamente gradevoli.
Nel periodo successivo la situazione
barica si è ribaltata. La pressione è scesa in pieno Atlantico mentre aumenta sull'Europa orientale attraverso un promontorio anticiclonico in quota disteso sul Mediterraneo. Non tragga in inganno la pressione relativamente bassa sull'Italia perchè l'anticiclone africano ha il suo gioco forza in quota. Le tempeature ora mostrano
un deciso sopra media, specie sull'Europa orientale e mediterranea
C'è da dire che in Europa le estati più calde avvengono a partire dagli anni 2000 mentre in America, le estati più calde sono avvenute negli anni 30-50. Altra particolarità è che l'assenza dell'anticiclone delle Azzorre provoca scenari 'estremi': o fasi molto calde oppure fasi instabilie e fresche, senza una via di mezzo.
Questo cambio di scenario in Europa
avverrebbe con un cambio di fase dell'Indice AMO ( che oscilla tra fasi positive e negative in un ciclo di quasi 66 anni), ovvero nel momento
in cui le temperature dell'oceano atlantico sono divenute più calde.
Tali anomalie fungerebbero da 'forzante' all'aumento delle
temperature di per sè indotte dal Global Warming.