Meteo. Vortice polare, stratosfera e La Nina, sviluppi su gennaio
Facciamo il punto della situazione con questo approfondimento.
Continua il vortice polare stratosferico ad essere più freddo e anche più forte della media, una caratteristica di questa stagione invernale. Secondo le previsioni numeriche questa situazione è prevista durare anche nelle prossime settimane, il modello numerico di Ecmwf mostra come le velocità siano sopra media per tutto il mese di gennaio con poche oscillazioni attorno la climatologia.
Nonostante questo la struttura del vortice stratosferico assume una forma ovale stante la presenza di un'anticiclone a tutte le quote sul Nord Pacifico. C'è tuttavia da evidenziare nelle code dei modelli un riscaldamento minor stratosferico sia dal Pacifico che dall'Atlantico. Questo deriva dal dipolo di pressione Groenlandia-Scandinavia per il settore Atlantico, dall'anticiclone delle Aleutine e in spostamento verso la Siberia orientale sul Pacifico. A causa del riscaldamento stratosferico il vortice polare si muoverà verso il Nord America. Il tipo di assetto troposferico non facilita trasferimenti di energia verso la stratosfera per cui questi riscaldamenti tenderanno ad assopirsi. E' probabile che il vortice possa poi conquistare nuovamente il Polo rinforzandosi ulteriormente.
La stratosfera rimane per il momento scollegata dalla troposfera. Le condizioni meteorologiche delle medie latitudini dipendono solo dalla attività troposferica dove La Nina è la variabile più importante. L'accoppiata La Nina/PDO negativa (Oscillazione Decadale del Pacifico) influenzano il tempo sul Nord America mentre per l'Europa c'è una influenza della forte attività convettiva tropicale (MJO) sul jet stream durante le sue fasi. Nella fattispecie le onde di Rossby in Europa sono adesso modulate maggiormente dall'uscita del jet stream dall'Asia orientale (Mountain Torque Positivo) con una prima onda che porta l'anticiclone sub tropicale a portare una atipica ondata di caldo su diverse Nazioni. La seconda onda comporterà invece uno smantellamento del blocco sub tropicale con conseguente raffreddamento nel cuore dell'Europa.
Secondo Ecmwf c'è la tendenza della NAO ad essere, nella frequenza, maggiormente positiva durante il mese di gennaio. Si può ipotizzare come in un andamento zonale il vortice polare possa tuttavia permettere l'inserimento di saccature verso l'Europa meridionale.
