17 ottobre 2021
ore 15:40
di Carlo Migliore
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 Per tutti

DA UNA PIANTA IL NUOVO COMBUSTIBILE PER AEREI A BASSO IMPATTO: sapevate che il traffico areo è una delle principali fonti di inquinamento da CO2? Si calcola che nel 2025 la quantità di anidride carbonica emessa dagli aerei in viaggio sui nostri cieli, potrà aggirarsi attorno alle 1.4 miliardi di tonnellate l'anno. Sarebbe un traguardo importante se un giorno potessimo arrivare a ridurre quel numero fino a 0.5, un significativo risultato nella lotta contro il cambiamento climatico. Ma per ottenere un risultato del genere gli arei dovrebbero utilizzare un combustibile che non sia un derivato del petrolio. 

Uno scienziato indiano, Puneet Dwivedi pensa di aver scoperto come fare. Nei sui studi presso l'Università della Georgia è riuscito a ricavare da una pianta non commestibile molto simile alla Senape, la Brassica Carinata ( detta anche cavolo d'Abissinia) un combustibile bio molto simile al Diesel ma che ha un impatto ambientale notevolmente minore, esso infatti produce il 68% di CO2 in meno di un equivalente derivato del petrolio. La scoperta potrebbe avere un ruolo fondamentale nel futuro delle emissioni di CO2 del settore areo e non solo, potrebbe infatti essere utilizzata in tutti gli impianti industriali che richiedono Diesel. La produzione del biodiesel è già iniziata in via sperimentale, riuscendo ad ottenere 1000 litri di carburante circa da ogni ettaro coltivato. Non trascurabile anche l'effetto che questa coltura ha sul terreno, sembra infatti che sia particolarmente adatto alla fitodepurazione di suoli inquinati da metalli pesanti. 


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