9 gennaio 2020
ore 19:00
di Edoardo Ferrara
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Le anomalie termiche a 2 metri di altezza rispetto alla media 1981-2010. Dati Copernicus Climate Change Service (C3S)/ECMWF.
Le anomalie termiche a 2 metri di altezza rispetto alla media 1981-2010. Dati Copernicus Climate Change Service (C3S)/ECMWF.

2019 SECONDO ANNO PIU' CALDO DI SEMPRE A LIVELLO GLOBALE DAL 1800 - E' quanto emerge dalle elaborazioni e analisi dati del Copernicus Climate Change Service (C3S), ente europeo di ricerca/osservazione climatica basata sul sistema Copernicus, dove vengono incrociati i dati di stazione a terra con le rilevazioni satellitari, rielaborati dal centro ECMWF. Le analisi inoltre dimostrano che gli anni più caldi di sempre sono stati proprio gli ultimi 5, così come il decennio 2010-2019 che a livello globale risulta essere il più caldo mai registrato. Nel contempo, le concentrazioni di CO2 in atmosfera hanno subito una inesorabile ascesa secondo le analisi del Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS). Tutto questo è in linea con le precedenti proiezioni della WMO ( World Meteorological Organitazion ) e della GCP ( Global Carbon Project ), secondo le quali il 2019 sarebbe dovuto essere il secondo o terzo anno più caldo di sempre e con livelli di CO2 in ulteriore aumento. 

Entrando più nel dettaglio, secondo i dati del C3S, il 2019 è secondo al 2016, l'anno più caldo di sempre a livello globale, per soli 0.04°C, mentre è risultato più caldo di 0.6°C rispetto alla media di riferimento 1981-2010. Da notare che tutti gli ultimi 5 anni sono risultati i più caldi mai registrati, con un'anomalia positiva di circa 1.1 e 1.2°C rispetto ai livelli dell'era preindustriale definiti dall'IPCC. Infine la concentrazione di C02 è aumentata di circa 2.3 ppm ( parti per milione ). Le anomalie calde maggiori nel 2019 si sono registrate in Alaska e su vaste parti dell'Artico, ma anche su Europa orientale, meridionale, Sud Africa e Australia ( in controtendenza solo alcune aree del Canada centro-orientale dove le anomalie termiche complessive sono negative ). Proprio l'Australia ha registrato l'anno più caldo e secco di sempre, con una temperatura media superiore al normale di ben 1.52°C: in particolare durante lo scorso dicembre sono stati frantumati numerosi record di caldo, contestualmente ai devastanti e diffusi incendi che hanno bruciato milioni di ettari di vegetazione con notevoli perdite sia umane che animali. 

Da notare infine come il mese di dicembre sia risultato a livello globale il più caldo mai registrato, parimerito con quello del 2015, con un'anomalia termica globale di 0.7°C.

Le anomalie termiche al suolo degli ultimi 7 giorni in Europa
Le anomalie termiche al suolo degli ultimi 7 giorni in Europa

EUROPA, ANNO PIU' CALDO DI SEMPRE - Nel caso specifico dell'Europa, il 2019 è invece risultato l'anno più caldo di sempre, con anomalie comunque vicine a quelle già eccezionalmente alte registrate nel 2014, 2015 e 2018. Tutte le 4 stagioni sono risultate più calde della norma sul Vecchio Continente, ma in particolare l'Estate e l'Autunno, che sono risultate le quarte più calde di sempre. In particolare tra giugno e luglio vi sono state ondate di caldo eccezionali, specie sul comparto europeo occidentale, con record di caldo frantumati in Francia, Germania, Belgio, Olanda, Lussemburgo e Inghilterra. Da notare come anche dicembre e i primi giorni di gennaio hanno evidenziato temperature diffusamente superiori alle medie su gran parte d'Europa, ma in particolare sugli Stati settentrionali, con anomalie addirittura di oltre 7-9°C su Scandinavia e Russia negli ultimi 7  giorni ( a Mosca Natale senza la neve mentre sui fiordi norvegesi sono stati raggiunti picchi record di 19°C ). Entrando nel merito del mese di dicembre, secondo le ultime elaborazioni Copernicus, quello appena trascorso è stato il più caldo mai registrato in Europa con un'anomalia termica di 3.2°C, rispetto alla media di riferimento 1981-2010.

E IN ITALIA? - Secondo i dati del CNR il 2019 il quarto anno più caldo in Italia, con un'anomalia di +0.96°C, preceduto dagli anni 2014, 2015 e 2018, al primo posto con un'anomalia termica di 1.17°C rispetto alla media di riferimento 1981-2010. Lo scorso dicembre in Italia è risultato il secondo più caldo, con un'anomalia di +1.9°C. Parallelamente a quanto accaduto a scala globale, anche sul nostro Paese ciascuno degli ultimi 4 decenni ha evidenziato una escalation verso il riscaldamento, risultando più caldo del precedente. Sempre secondo i dati CNR dal 1980 ad oggi le temperature in Italia sono cresciute mediamente di 0.45°C per decennio.

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