27 ottobre 2021
ore 16:20
di Carlo Migliore
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 Per tutti
Il ghiacciaio Tulutsa, l'unico ghiacciaio del nostro emisfero che cresce ad un ritmo impressionante
Il ghiacciaio Tulutsa, l'unico ghiacciaio del nostro emisfero che cresce ad un ritmo impressionante

L'UNICO GHIACCIAIO CHE VA CONTROMANO - Ci è piaciuto utilizzare un termine automobilistico per descrivere l'anomalo andamento del più giovane ghiacciaio del nostro emisfero, situato in Nord America, il ghiacciaio di Tulutsa che a differenza dei suoi vicini, sta diventando sempre più grande. Un ghiacciaio può aumentare in dimensione solo se l'accumulo di ghiaccio dovuto al metamorfismo della neve supera le perdite di massa cosa che generalmente non accade nella maggior parte dei ghiacciai a causa dell'aumento della temperatura globale, ma qui invece si. E c'è anche un'altra anomalia che lo riguarda, la zona in cui si è sviluppato è anche una zona "calda", si tratta infatti della caldera di un vulcano. Il vulcano in questione è il Monte Saint Helens, nello stato di Washington. Famoso perché la sua esplosione nel 1980 fu una delle più energetiche eruzioni della storia recente, pari quasi a 500 bombe Hiroshima e portò alla quasi totale demolizione dell'edificio vulcanico con la formazione di una profonda insenatura calderica

La struttura del ghiacciaio
La struttura del ghiacciaio

Negli anni successivi al 1980 all'interno di questa cavità (altitudine circa 1800-2000m) la neve ha cominciato nuovamente ad accumularsi ma senza ritmi particolarmente elevati finché dal centro della caldera non sono venuti fuori in successione dei duomi vulcanici (promontori di lava) che hanno letteralmente spremuto questi accumuli di neve verso il fianco nord della Montagna, da allora la crescita annuale ha accelerato sensibilmente con accumuli anche fino a 5m di spessore l'anno. Si sono sviluppati anche due fronti glaciali ben distinti ai lati della valle che si sono poi uniti formando un anello attorno ai duomi centrali con un unico fronte che adesso scivola verso l'uscita della caldera. 

Il Tulutsa anche chiamato Crater Glacier ha già raggiunto in soli 25 anni, dal 1996 quando è stato dichiarato ghiacciaio, quasi 3km di lunghezza con uno spessore che in alcuni punti supera anche i 200m. L'ombra del lato nord della Montagna lo ripara dalla luce del sole e la caduta di roccia e di materiale lavico dai bordi del vecchio cratere sulla copertura nevosa gli fornisce una sorta di isolante naturale dal calore che lo scioglierebbe. Le sue condizioni di "salute" sono costantemente monitorare dalla comunità scientifica anche perché potrebbe fare da campanello di allarme per una nuova potenziale eruzione distruttiva come quella del 1980. E pensare che a sole 50 miglia di distanza si trova il Monte Rainier, con diverse dozzine di ghiacciai che si estendono lungo il fianco della montagna ma che stanno progressivamente scomparendo.


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