15 dicembre 2021
ore 18:26
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Più che una scoperta vera e propria di tratta dell'applicazione di una conoscenza che già si aveva riguardo ai molluschi e più in generale di tutti gli organismi marini dotati di guscio o di scheletro. il concetto base è che questi gusci sono costituiti prevalentemente da carbonato di calcio che viene sottratto dall'acqua del mare attraverso un processo biologico dall'organismo marino. La concentrazione del carbonato di calcio nel mare dipende a sua volta dalla temperatura dell'acqua, più le acque sono calde, più alta sarà la concentrazione di carbonato e calcio e più spesso sarà il guscio che l'animale potrà riuscire a costruire. 

La limitazione è che un piccolo mollusco non vive che pochi anni, non sarebbe quindi possibile andare a guardare come si fa per un albero secolare le linee di accrescimento per capire come nel tempo sia variata la condizione climatica in cui si è costruito quel guscio, si può tuttavia contare sul fatto che molti di questi molluschi sono amati e consumati già da migliaia di anni dagli esseri umani e per questo è possibile ritrovarli anche in grande quantità in alcuni siti archeologici. La conchiglia oggetto della ricerca è una specie di vongola, più conosciuta col nome di "Tellina" il suo nome scientifico è Donax Obesulus e vive a tutte le latitudini medie, calde e temperate con una grande diffusione nelle acque del pianeta. Gli scienziati hanno iniziato a studiare la composizione e lo spessore dei loro gusci in esemplari ritrovati in siti archeologici risalenti fino a 1000-1500 anni fa e sono riusciti a risalire alla temperatura del mare di quel periodo scoprendo anche antichi cicli di ENSO (El Nino Southern Oscillazion) di cui non si sapeva nulla. Ora le ricerche si stanno concentrando in un altro sito archeologico nel Perù centro-settentrionale noto come Caylan, nella valle di Nepena, che fu occupata tra 2.200 e 2.600 anni fa. Si potrà quindi conoscere la fluttuazione climatica degli ultimi 2600anni. 


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