25 marzo 2022
ore 21:30
di Federico Buscemi
tempo di lettura
2 minuti, 1 secondo
 Per tutti

Giornate asciutte e miti. Sono state giornate decisamente anomale quelle appena trascorse sull'Europa. Le temperature massime hanno superato i 20°C in Italia, ma gli stessi valori sono stati raggiunti - e localmente superati - anche in Francia e Germania. Tali valori sopra le medie del periodo sono stati causati dalla persistenza di una figura anticiclonica sull'Europa centrale, che ha dominato incontrastata tenendo ben lontane le perturbazioni tanto agognate, ad esempio, dalle regioni del Nord Italia, colpite da un lungo periodo siccitoso.

Cambia lo scenario? La situazione sembra effettivamente destinata a cambiare. L'anticiclone sull'Europa ha i giorni contati, visto l'aumento della pressione atmosferica in Atlantico e sulla Groenlandia. Tale rafforzamento anticiclonico nelle zone appena citate, determinerà la graduale discesa di masse d'aria fredda di matrice artica lungo il suo bordo orientale all'inizio della prossima settimana. La successiva interazione tra l'aria fredda e un blando vortice ciclonico posizionato sul Mediterraneo occidentale, determinerà l'ulteriore rinvigorimento di quest'ultimo, che in questo modo richiamerà ancora più a Sud la massa d'aria fredda.

Ecco le zone colpite dall'impulso freddo. Nel suo lento ma costante spostamento, l'aria fredda coinvolgerà una vasta area dell'Europa centro-settentrionale. La prima regione che avvertirà il crollo delle temperature sarà sicuramente la Scandinavia, che nella giornata di martedì 29 marzo vedrà riposizionare le temperature su valori tipicamente invernali. Successivamente sarà il turno dell'Europa nordoccidentale, in primis il Regno Unito, dove la neve potrà cadere a tratti anche a quote pianeggianti giovedì 31 marzo e venerdì 1 aprile. Lo stesso potrà accadere anche su Danimarca, Francia e Germania, specialmente nei settori più settentrionali. Coinvolta probabilmente in un secondo momento anche l'Europa orientale.


Gli effetti sull'Italia. Anche l'Italia potrà risentire del passaggio dell'impulso artico entro i primi giorni di aprile, soprattutto le regioni del Nord Italia, anche se gli effetti risulteranno abbastanza smorzati rispetto all'Europa settentrionale. Condizioni climatiche più fredde potrebbero farsi sentire al Centro-Nord, con temperature nuovamente più invernali ed episodi di neve anche a quote basse. Clima che si manterrebbe invece mite al Sud, ai margini dell'irruzione fredda.

È chiaro che, trattandosi di una tendenza a lungo termine, le previsioni potranno variare nei prossimi giorni, soprattutto sui possibili effetti sulla nostra penisola. Per questo motivo, vi invitiamo a seguire i prossimi aggiornamenti.


Seguici su Google News


Articoli correlati