19 settembre 2018
ore 8:20
di Carlo Migliore
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1 minuto, 38 secondi
 Per tutti

Nonostante la presenza di un campo anticiclonico sul Mediterraneo centro-occidentale, sul finire di settimana potrebbe concretizzarsi una particolare dinamica meteorologica proprio in territorio italiano. Anche se con modalità e traiettorie un po' diverse, la gran parte dei modelli fisico-matematici a scala globale, propongono la formazione di una circolazione depressionaria locale proprio sul Mediterraneo, la quale potrebbe portare maltempo su alcune zone della Penisola.

Tipico vortice mediterraneo o medicane sviluppatosi tra la Tunisia e la Sicilia nel 2014
Tipico vortice mediterraneo o medicane sviluppatosi tra la Tunisia e la Sicilia nel 2014

Quello che a priori non possiamo conoscere - e che andrà valutato nel corso delle osservazioni e dei prossimi aggiornamenti modellistici - è quanto sarà intensa questa depressione e dove si concentrerà. Tenuto conto che in questo periodo dell'anno in uscita dalla stagione estiva, le temperature superficiali del Mediterraneo risultano piuttosto elevate (e in alcune zone rasentano anche i 30°C), non si può escludere che questo futuro vortice ciclonico possa assumere le fattezze di quello che in gergo viene ormai comunemente chiamato "Medicane", ovvero una depressione mediterranea organizzata sullo stile delle depressioni tropicali che sferzano l'Atlantico, il Pacifico e l'Oceano Indiano.

La posizione del vortice sarà meridionale, compatibilmente con le zone in cui il sistema troverebbe la maggiore energia data dalle temperature marine superficiali. Il nostro modello di riferimento la vede collocata tra la Sardegna sud-orientale e la Sicilia occidentale con genesi di approfondimento tra i giorni 20 e 21 Settembre, ma in particolare nel corso di venerdì 21 Settembre. Non è escluso, tuttavia, essendo ancora lontani temporalmente dall'evento, che il vortice si collochi in posizione diversa dalle ultime simulazioni modellistiche. Trattandosi di una depressione con estensione areale piuttosto limitata, non possiamo al momento dire con precisione quali saranno le zone della Penisola a risentire maggiormente dei suoi effetti, ma in generale la sua evoluzione, ad oggi, riguarderà prevalentemente le Isole Maggiori e parte del Sud.

Evoluzione prevista dal modello globale ECMWF
Evoluzione prevista dal modello globale ECMWF

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